Forse qualcuno non si rende ancora conto della straordinaria impresa compiuta dal Sassuolo negli ultimi anni e probabilmente l'impresa, seppur sportiva, assumerà le giuste dimensioni e i giusti contorni solo fra qualche decennio, quando ci volteremo indietro guardando a ciò che è stato e forse penseremo: "Cazzo, cosa ha fatto il Sassuolo in quegli anni!". Sì, perché vincere è sempre qualcosa di straordinario, figurarsi farlo per 2 anni di seguito o per 3 volte in 5 anni (ed è un peccato che sui quotidiani di stampo nazionale non sia stato dato il giusto risalto, ancora una volta). "Ne resterà soltanto uno" diceva Duncan MacLeod interpretato da Christopher Lambert nel celebre film “Highlander". Ed ecco, il Sassuolo può essere considerato un highlander perché con le tre vittorie alla Viareggio Cup, ex Coppa Carnevale ed ex Torneo di Viareggio, è diventato immortale.

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"Noi siamo gli immortali" per citare Jovanotti (siete contenti, almeno non citiamo di nuovo Vasco Rossi). E questi ragazzi hanno fatto qualcosa di irripetibile. Vincere un trofeo è speciale. Vincerne tre nel giro di cinque anni, due addirittura in maniera consecutiva, è qualcosa di...boh, trovatelo voi un aggettivo. Pensate a qualcosa di veramente stupefacente, di unico e probabilmente di inimitabile, soprattutto per un club della 'statura' del Sassuolo (nell'albo d'oro solo 7 squadre meglio del Sassuolo in 73 anni di storia del trofeo). Come abbiamo raccontato più volte, i dirigenti neroverdi con Francesco Palmieri in primis, hanno compiuto un autentico miracolo, dando un presente ma anche un futuro a questa società in un territorio di non semplice 'gestione' denso di piazze storiche come Modena, Reggiana, Parma, Bologna, ecc, ecc.

E allora chiamatela Coppa Sassuolo. Ma anche Coppa Palmieri perché le tre vittorie negli ultimi 5 anni hanno un unico comun denominatore: il direttore Palmieri. Con il suo lavoro ha attirato su di sé le sirene dell'Inter (e un approdo in nerazzurro, inutile usare la retorica, sarebbe stato un grande e meritato premio alla sua carriera e al suo lavoro, anche se 'egoisticamente' siamo contenti di vederlo ancora in neroverde). Grande merito ovviamente ai calciatori, ad uno ad uno, e al mister Francesco Pedone, guida in campo e fuori, bravo a creare un grande gruppo, fondamentale per il successo. Bravi ragazzi! Il futuro è vostro! E con il gol di Baldari...è baldoria neroverde!

Sezione: Settore Giovanile / Data: Mar 04 aprile 2023 alle 13:02
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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