Michele Criscitiello, direttore di Tuttomercatoweb, nel corso del suo editoriale, elogia il Sassuolo e in particolare Roberto De Zerbi dopo il 2-2 in casa della Juventus. Ecco le sue parole: "Roberto De Zerbi, prima di partire per Torino, aveva chiesto lo zaino ai figli per andare a scuola da Maurizio Sarri. Il figlio gli ha prestato il diario, la figlia il quadernino. Entrambi i ragazzini, però, erano distratti e hanno dimenticato di lasciare una matita o una penna al papà. Quindi De Zerbi non ha potuto prendere appunti... ma si è messo a farla la lezione. Premessa di tutto: sono un grandissimo estimatore di Maurizio Sarri. Figlio della gavetta e persona umile. Grande allenatore, professionista esemplare. Parliamo, però, dei 90 minuti di ieri. Sarri e De Zerbi hanno esattamente 20 anni di differenza. Maurizio è del '59, Roberto è del '79. Allenare in serie A, già da tre anni, è tanta roba per un quarantenne. Alt. Allenatori giovani in serie A ne abbiamo visti e li continueremo a vedere ma restarci è più complicato (Grosso, Brocchi, Stramaccioni, Seedorf, Inzaghi e tanti altri casi). Esprimere calcio a grandi livelli è difficile soprattutto se hai una squadra "normale". Eufemismo. In soldoni: all'età di De Zerbi, Sarri allenava il Tegoleto, dopo le esperienze con Stia, Faellese, Cavriglia, Antella (non Entella) e Valderna. Arrivare così in alto, partito da così in basso, è un miracolo e Sarri andrebbe portato all'Università del calcio".

Ancora Criscitiello: "Da persona umile qual è, l'allenatore della Juventus però ieri ha apprezzato l'atteggiamento di De Zerbi. Il Sassuolo si presenta, in casa dei fenomeni, senza Defrel e Berardi. Insomma, i migliori in attacco (nulla contro Caputo anzi lo stimo tantissimo). Atteggiamento da provinciale? Macché. Squadra alta, tosta, gioca la palla dal basso, non la butta mai e se Romagna fosse un giocatore di serie A, quasi quasi, la vince. La verità è che il Sassuolo ha una rosa composta da giovani di belle speranze ma ieri aveva un bambino in porta (bravissimo, grazie al lavoro di Palmieri nel settore giovanile) e gente che, appunto, in A non potrebbe giocare. Riserve poche e non di affidabilità. Caputo in attacco che era etichettato come un giocatore di B e Locatelli in mezzo al campo marchiato dal Milan come flop perché avevano Montolivo e dovevano puntare su Biglia per il futuro. Champagne... per brindare ad un incontro".

La chiosa sulla Juve: "Sarri è costretto a giocare con Ronaldo altrimenti faranno una interrogazione parlamentare più che una richiesta di matrimonio, stile deputato di Lega. Dybala in panchina, in questo momento, è un'offesa al calcio così come è un'offesa il passaggio di De Ligt in occasione del gol del Sassuolo e la papera di Buffon perché la stima e il ringraziamento per Gigi saranno infiniti ma quando l'età ti presenta il conto ti devi ritirare. Lo devi alla tua carriera. L'olandese sarà anche il nuovo Franco Baresi, per quanto è costato ce lo auguriamo e ne siamo certi, ma quella palla in orizzontale così non la danno neanche in serie D, qui in Italia. E se la danno volano bestemmie per ore. La Juve sta scherzando con il fuoco. Conte è il fuoco, Marotta il pompiere. Insieme quei due fanno paura. Marotta, dite quello che volete, serviva alla Juventus come il pane. Il divorzio ci può anche stare ma la follia è che un'azienda, come la Juve quotata in borsa, non scriva due righe per evitare che il suo manager vada dalla prima diretta concorrente entro i tre anni successivi all'uscita dall'azienda che l'ha visto protagonista nella rinascita. Il gruppo FCA si sta fondendo con i francesi di PSA. Faranno un capolavoro Italia e Francia insieme ma il capo di FCA non può lasciare e andare in Audi, due mesi dopo".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Lun 02 dicembre 2019 alle 13:45
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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