Consigli attaccante del Sassuolo? No, non stiamo dicendo eresie e non siamo sotto effetto sbornia post vittoria a Bologna. La Gazzetta dello Sport ha analizzato l'ottimo momento del Sassuolo che ha rifilato 16 gol ad Atalanta, Inter, Verona, Fiorentina, Lecce e Bologna (nessuno ha segnato di più dalla ripresa). Si intravedono sogni europei. Sorpresi? Non De Zerbi. Nella sua lezione agli allenatori dilettanti sul sito dell’Associazione Allenatori (MyAiac.it) lo aveva spiegato piuttosto bene: “All’inizio del percorso sembra che una squadra sia prevedibile, lenta, compassata, in realtà si sta formando. E improvvisamente ti scoppia tra le mani. Bisogna avere la capacità di tenere la schiena dritta perché poi arriva un punto in cui la squadra scoppia, tutto quello che faceva in modo compassato diventa tutto fluido, veloce, automatico, interiorizzato”.

Questa l'analisi della Rosea: "La squadra di De Zerbi ha dato una lezione al Bologna, reduce dal successo di San Siro con l’Inter (e forse per questo i suoi tanti giovani si sono un po’ distratti...): del resto il calcio che pratica è fra i più attraenti in Serie A. Avvio di azione dal basso, pure rallentando per attirare la pressione avversaria, “muretto” con il centrocampista centrale che viene incontro, verticalizzazione, scambi di posizione tra i quattro attaccanti, combinazioni rapide sul corto, accelerazioni e verticalizzazioni improvvise (come sul dai e vai innescato da Locatelli sul primo gol a Bologna: l’ex milanista si sta completando, potrebbe essere pronto per una big)".

Come abbiamo notato in tante gare del Sassuolo, i neroverdi applicano una sorta di "salida LaVolpiana" al contrario, potremmo chiamarla "escalada Guardiolana (o DeZerbiana se preferite)" con Consigli che alza il suo baricentro, esce dall'area e va giocare in mezzo ai due difensori centrali, guadagnando un uomo in fase di impostazione: il portiere diventa così il primo attaccante. Il suo compito era quello di lanciare verso gli attaccanti esterni quando la pressione del Bologna sarebbe salita. Lanci positivi? Quattro. Non pochi. Anzi, nessuno ieri ne ha fatti di più nel Sassuolo. “Non si deve abusare del portiere, ma a volte c’è un perché, se non gioco con lui non tiro fuori gli avversari, vado indietro per poi andare meglio avanti”, sempre De Zerbi nella sua videolezione. Un esperimento già visto, quello del “sweeper-keeper” (il portiere “libero”) con Ederson al Manchester City.

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Sezione: News / Data: Gio 09 luglio 2020 alle 18:37
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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