Il difensore del Sassuolo Martin Erlic è l'unico giocatore neroverde convocato al Mondiale. Il centrale croato ha parlato a Nero&Verde di questa esperienza e non solo: "Stavo facendo l'allenamento, quando ho finito sono corso negli spogliatoio a controllare il telefono, ho ricevuto tantissimi messaggi e ho capito che era arrivata la convocazione, ho parlato con la mia famiglia, i primi messaggi li ho condivisi con loro: è stato bellissimo per loro e per me, sanno le difficoltà che ho avuto. Ogni giocatore sogna di andare ai Mondiali, è stato bellissimo per me e per loro. La mia storia in nazionale è partita in Nations League. Io non avevo fatto nemmeno una gara per la qualificazione al Mondiale, ho fatto 3 partite in Nations League e mister Dalic è rimasto sorpreso delle mie prestazioni. C'è anche il lavoro nel club, sicuramente mi hanno seguito negli anni precedenti e questa è una sorpresa perché magari nessuno se lo aspettava. Per noi la Nazionale rappresenta tutto, rappresentiamo un popolo intero, siamo molto legati e ognuno ha una storia, abbiamo anche in comune la guerra vissuta dai nostri genitori e ci lega tantissimo alla nostra Nazione. Oggi ogni squadra gioca a calcio e ci sono tanti giocatori del Marocco che giocano in Europa, tanti in Italia, e bisogna stare attenti perché non sarà facile. Sulla carta magari siamo i favoriti ma oggi se non sei attento per 90 minuti ti puniscono. Ci aspetta un girone difficile".

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Un giocatore della Croazia?
"Mi viene in mente subito Luka Modric, è fantastico, ha vinto il Pallone d'Oro, non so come descriverlo. Poi ci sono Brozovic, Kovacic, Perisic, dietro abbiamo una linea difensiva molto giovane, loro ci danno esperienza, è una nazionale con un mix di giovani ed esperti, è una bella cosa".

La finale del 2018?
"La finale del 2018 una parte l'ho vista a casa perché era estate o ci trovavamo sulle barche con amici per guardare la Croazia. La semifinale l'ho vissuta in ritiro con lo Spezia, ero da solo rinchiuso in camera".

La convocazione al Mondiale?
"Sembra una cosa pazzesca, ci ho creduto sempre perché anche parlando con mio zio gli avevo promesso che sarei andato in Qatar, nessuno se lo aspettava, può sembrare folle, ma io sotto sotto ci ho creduto sempre".

Il Sassuolo?
"Io sono partito dal Sassuolo, nel settore giovanile, ho fatto 2 anni in Primavera. Ogni esperienza mi ha aiutato, il Sudtirol, lo Spezia, e anche quest'anno sicuramente sono migliorato come persona e come giocatore con mister Dionisi, sicuramente mi ha aiutato tantissimo".

Il Mondiale in Qatar?
"Il Mondiale in inverno non è una cosa normale, i giocatori arriveranno più in forma, bisognerà adattarsi al clima. Non sarà facile ma dobbiamo farlo".

L'Italia fuori dal Mondiale?
"Mi dispiace per l'Italia perché ha giocatori importantissimi, ho anche alcuni amici che ci giocano, hanno anche vinto l'Europeo. Mi dispiace ma nel calcio è così, non bisogna sottovalutare ogni avversario".

La famiglia?
"Io farei tutto quello che ho fatto. Non ho mai smesso di crederci, avevo sempre in mente da dove sono partito, in mente sotto sotto il mio obiettivo era aiutare loro e li avevo sempre con me".

Un messaggio?
"Se incontri delle difficoltà bisogna incontrarle con il sorriso dando sempre il massimo".

Sezione: News / Data: Sab 19 novembre 2022 alle 13:40
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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