Stefano Turati è stato il grande protagonista della sfida tra Juventus e Sassuolo terminata con il punteggio di 2-2. Il portiere neroverde classe 2001 ha accompagnato il suo esordio in serie A con una prestazione suntuosa, permettendo ai neroverdi di guadagnare il primo storico punto all'Allianz Stadium. Il giovane portiere ha raccontato le sue emozioni in zona mista. Ecco le sue parole raccolte al nostro inviato.

Raccontaci un po’ le emozioni che ti hanno portato esordire oggi.
"È difficile descrivere quello che mi è capitato sino adesso. Sono veramente in un vortice di emozioni, sono contento perché mi sono tolto davvero una soddisfazione enorme e sono stato anche fortunato ad aver fatto una prestazione del genere". 

Posso chiederti quando hai saputo che avresti giocato oggi in una partita così importante da parte del tuo allenatore che ti ha definito un matto.
"L’ho saputo ieri in allentamento, sabato mattina, perché praticamente Andrea Consigli si era fatto male e allora mi avevano detto tutti che c’era la possibilità di giocare ma effettivamente l’ho saputo ieri sera quando il mister mi ha parlato". 

Delle parate, qual è stata la più difficile? Quella su Dybala forse?
"Guarda sinceramente quella più difficile è stata quella su Ronaldo perché quella su Dybala è stato più istinto che forza e tutto quello che c’era bisogno per far quella parata li, perché una punizione e ci va Ronaldo non è che capita tutti i giorni e anche psicologicamente è difficile e allora, no, quella di Ronaldo". 

Ti chiedo sul rigore allora com’era, se poi sognavi di prendere anche quella e se vedi questa come un punto di partenza.
"Sicuramente questo è solo un punto di partenza per me e sul rigore mi sono un po’ tremate le gambe e, non lo so, non ho capito niente, ho deciso di andare sul lato e spingerla tutta e purtroppo ha segnato però vabbè, pazienza".

Domani, quando ti sveglierai, chi è che ti tirerà le orecchie e ti dirà guarda che è successo davvero quello che è successo oggi?
"Non lo so anche perché se dovessero farlo in molti probabilmente non capirei quindi non ne ho idea, spero solamente che vada tutto bene perché questo per me è solo un punto di partenza".

Dall’altra parte c’era Buffon, ci sono 23 anni tra voi due.
"Si è stata un’emozione incredibile quando mi ha salutato prima di entrare in campo e al primo tempo non ci credevo, era pazzesco vederlo di fianco a te, tre giorni fa lo vedevi in porta e adesso lo vedevi di fianco a te per giocare una partita di serie A, è stato veramente fantastico". 

Hai portato a casa un ricordo, non so hai scambiato la maglia o la tua te la tieni stretta perché è un ricordo incredibile, cosa ti porti a casa?
"Mi sono tenuto la maglia del primo tempo e invece la maglia del secondo tempo l’ho data a un ragazzo tifoso del Sassuolo che era già un po’ di tempo che mi chiedeva la maglia e mi sembrava una cosa carina da fare. Mi sono tenuto la maglia e il pantaloncino". 

C'è scuola domani? Vai?
"Si si c’è scuola domani, ma non so se ci andrò perché magari i miei genitori vengono giù, i miei amici vengono giù, non lo so cercherò di andare però non prometto niente".

Sezione: News / Data: Dom 01 dicembre 2019 alle 17:03
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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