Sassuolo promosso in Serie A con 5 giornate d'anticipo in un campionato di Serie B stra-dominato dagli uomini di Fabio Grosso. Il tecnico neroverde, uno degli artefici della straordinaria cavalcata, ha parlato al Corriere dello Sport analizzando l'annata. Partiamo alla fine: promozione in tasca da aprile. Se lo aspettava? "Ci speravo, forse non credevo saremmo riusciti con così tante gare di anticipo anche perché all’inizio non siamo partiti benissimo. Ma abbiamo fatto un percorso speciale, è stato meraviglioso lavorare ogni giorno in questo centro sportivo, con ragazzi disponibili e con una società seria e solida alle spalle. Abbiamo messo dedizione e passione, cercando di mettere in mostra le nostre qualità. Dopo qualche momento di difficoltà siamo riusciti ad esprimerci al meglio e ce l’abbiamo fatta". 

Si parla sempre delle cose belle, ma c’è qualcosa che non le è piaciuto in questa stagione? 
"Considerando come è finita diventa difficile cambiare le cose o focalizzarsi su quelle negative. Perché, ripeto, abbiamo concluso questo campionato in maniera speciale e c’erano tante altre squadre forti. Poi cercherò in cosa posso migliorare, quello sì, lo faccio sempre. Ma adesso, credetemi, mi vengono in mente solo le cose belle. Sono e siamo molto felici".

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Differenze e analogie rispetto alla promozione con il Frosinone? 
"Posso dire che è cambiato tutto: dai ragazzi, ai posti. Io sono cambiato, sto provando sempre di più a smussare alcuni spigoli che fanno male a chi mi sta intorno. E poi ci sono interpreti diversi e situazioni diverse: da una parte siamo partiti a fari spenti con tanti ragazzi e ci siamo rinforzati nel finale, qui avevamo gente come Domenico Berardi o altri che sono stati protagonisti anche in Serie A. Risalire dopo una stagione non era facile, c’erano aspettative alte e il giusto mix di esperienza e giovani calciatori è stato importante. Ecco, questo vorrei fosse sottolineato".
 
Prego. 
"I più esperti sono stati da traino con la loro classe, ma anche con la loro modalità e attitudine al lavoro. Mi hanno dato una grande mano". 
 
Cosa ha fatto davvero la differenza nel Sassuolo? 
"Le motivazioni e gli allenamenti. Qualche ragazzo, ci sta, dopo la retrocessione era abbattuto, io ho cercato sempre di martellare, ogni giorno. Non siamo partiti bene (8 punti in 5 partite, ndr) ma poi abbiamo preso il via. La fatica è l’unico modo che conosco per arrivare in alto, compreso questo tutto è andato liscio".

Promosso lei, promosso anche Pippo Inzaghi col Pisa. 
2Ci siamo sentiti poco prima della sua promozione e ci siamo rifatti i complimenti a vicenda. Non lo nascondo, abbiamo due caratteri particolari, ci siamo anche scontrati in passato, ma ci lega qualcosa di così forte (il Mondiale 2006, ndr) che poi concludiamo tutto con un abbraccio".
 
Archiviata la promozione, programmi per il prossimo anno? 
"Stiamo analizzando tutto in maniera profonda e continueremo a farlo: livello, aspettative e risorse, anche in merito agli avversari. Cercheremo di resistere alle grandissime difficoltà che ci aspettano, ma so di far parte di una società seria".

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Sezione: News / Data: Gio 29 maggio 2025 alle 09:19
Autore: Manuel Rizzo
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