Lo scaldabagno che ha piazzato a San Siro, più che un gol, è stato un messaggio. Gianluca Scamacca sa che i prossimi mesi saranno decisivi per la sua carriera. A proposito del centravanti del Sassuolo si sono spontaneamente creati due partiti: quelli che "è pronto per una grande squadra" e quelli che "è bravo, ma gli mancherà sempre qualcosa". L’unica risposta che conta arriverà, come sempre, dal campo. Dopo aver maltrattato Kjaer a San Siro, stasera Scamacca ha un altro esame che profuma di tesi di laurea: Kalidou Koulibaly è peggio di un professore severo, con lui non si scherza anche perché in questa stagione sembra aver allargato la batteria dei super poteri.

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Quasi insuperabile negli spazi larghi e sempre più deciso negli anticipi, il senegalese del Napoli concede qualcosa solo in area di rigore, nelle azioni in cui servirebbero magari più le qualità dei vecchi stopper anni Ottanta che quelle dei difensori moderni. Ed è lì che Scamacca può provare a colpire, dopo aver sorpreso il danese del Milan che dentro l’area è solitamente molto attento. Scamacca potenzialmente ha quasi tutto: il tiro potente e spesso preciso, il gioco aereo, la forza e anche la faccia tosta che spesso è preziosa. Considerando la complicata situazione degli attaccanti azzurri, Gianluca può anche inseguire il sogno di regalare all’Italia il Mondiale con un gol decisivo nei playoff. Tutto passa attraverso le prestazioni e le reti che riuscirà a segnare, soprattutto contro grandi avversari. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

Sezione: News / Data: Mer 01 dicembre 2021 alle 16:45
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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