Fabio Grosso ha fatto 50! No, non sono gli anni (il 28 novembre ne compirà 48) ma è il numero di panchine a Sassuolo. E il bilancio per il tecnico abruzzese è estremamente positivo. Il tecnico, arrivato lo scorso anno, può tracciare un bilancio delle sue prime 50 partite alla guida della squadra neroverde, un cammino caratterizzato da segnali di crescita, vittorie e una forte volontà di confermare il progetto ambizioso della società.

Entrato in carica nel giugno del 2024, Grosso ha avuto il compito di rilanciare un club che vuole riaffermarsi tra le protagoniste del calcio italiano, puntando su un mix di giovani talenti e giocatori di esperienza. Le sue prime 50 partite sulla panchina neroverde testimoniano un percorso di apprendistato, con tantissime luci e pochissime ombre, ma soprattutto con la volontà di imprimere una propria identità di gioco e con il primo obiettivo, quello di riportare il Sassuolo in Serie A dopo la retrocessione in Serie B, ampiamente centrato l'anno scorso con un campionato di B dominato in lungo e in largo.

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Il tecnico ex campione del mondo ha guidato i neroverdi in 50 occasioni, conquistando 31 vittorie, subendo 8 sconfitte e ottenendo 11 pareggi, l'ultimo in casa del Lecce domenica scorsa. Questi dati si traducono in un impressionante tasso di successi pari al 62%, un risultato che testimonia la sua efficacia e la sua capacità di motivare la squadra in diverse competizioni e ambiti.

Particolarmente significativa è stata la promozione ottenuta lo scorso anno, quando Grosso ha condotto il Sassuolo dalla Serie B alla massima serie italiana. Un traguardo che rappresenta uno dei punti più alti della sua gestione, frutto di un lavoro costante, di una strategia tecnico-tattica e motivazionale efficace e di un ambiente che ha saputo rispondere positivamente alle sfide.

Il percorso di Grosso si distingue non solo per i numeri, ma anche per la capacità di plasmare una squadra compatta e determinata, capace di adattarsi alle diverse situazioni di gioco. Dal punto di vista tattico, Grosso ha sperimentato diverse soluzioni ma ha trovato la quadra soprattutto con il 4-3-3, storico marchio di fabbrica del Sassuolo. Lo scorso anno in B 78 gol realizzati (record per la B a 20 squadre). Con la promozione in Serie A, almeno in queste prime 7 giornate, si sta assistendo a un Sassuolo più bilanciato e più equilibrato, che punta sulla fase difensiva (3 clean sheets in 7 gare) e sul gioco in ripartenza.

Un altro aspetto positivo del percorso di Grosso con il Sassuolo riguarda senza dubbio lo sviluppo di alcuni giovani talenti (Muharemovic su tutti ma il bosniaco non è il solo), valorizzati grazie anche alla sua esperienza e capacità di motivare. La crescita di alcuni giocatori ha rappresentato un segnale importante, testimonianza della sua capacità di lavorare anche con un gruppo in fase di ricostruzione. Non c'è giocatore che non abbia lodato la sua capacità di dialogo. Con un futuro ancora tutto da scrivere, il tecnico può guardare con ottimismo al percorso intrapreso, consapevole di aver già lasciato un’impronta importante nel club e di aver posto basi solide per le prossime stagioni.

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Sezione: News / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 16:00
Autore: Manuel Rizzo
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