Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo Calcio, ha parlato al termine della partita pareggiata contro il Torino. Ecco le sue parole a Sky Sport: "Prestazione veramente buona, difensiva e offensiva. Non ci abbiamo creduto negli ultimi venti metri, qualcuno si porta dietro il peso che non si riesce a sbloccare negli ultimi tempi. Dobbiamo continuare a fare così, mantenere il pressing altissimo, il baricentro anche. Abbiamo giocato contro il Torino sul loro campo tecnico-tattico, i ragazzi sono andati sopra il momento. Vogliamo toglierci delle soddisfazioni".

Si dice che questo Sassuolo avrebbe bisogno di un leader: ha riproposto Lipani, che risposta ottiene da questi giovani?
"Positive, oggi la partita era difficile, ma Lipani ha fatto veramente bene. Come tutti, ho trovato grande disponibilità in settimana, come sempre, avevamo di fronte una squadra forte, con grandi valori individuali, oggi l'abbiamo messa in difficoltà. Siamo rammaricati per il risultato, abbiamo fatto tanto, potevamo fare qualcosa di più, il risultato ci lascia un po' l'amaro in bocca".

Le voci sull'esonero?
"Come ho già detto in conferenza prepartita, sono qui al terzo anno, ho un ottimo rapporto come tutti. Dall'interno no, dall'esterno le ho lette come tutti. Gli allenatori sanno che c'è un giudizio quotidiano, settimanale, c'è una discussione continua. È il bello di questo mestiere, al tempo stesso ho vissuto la settimana come sempre. I giornali non li leggo sempre, questa settimana me li hanno fatti leggere. Credo in questo obiettivo, questa squadra ha un futuro buono, ma passa dal presente, cioè fare il dodicesimo anno in Serie A".

Com'è il dialogo con la società?
"Onestamente ho fatto una settimana come tutte le altre, il ds è sempre al campo a vedere l'allenamento, ho un confronto quotidiano. Non ho chiesto e non mi è stato detto nulla, sono un dipendente della società e faccio parte del club. Qui mi fermo, sennò vado troppo oltre".

Pensa che le scelte di rottura con il Bologna e le parole... Abbiano alimentato queste voci?
"Il confronto lo cerco con la squadra, cerco di calibrare le parole per essere sempre credibile con i ragazzi. È un momento di spingere per non guardarsi indietro o raccontare storie, alibi. Uso tutto, alle volte le dico dritte, ma solo per arrivare a un obiettivo. Non è contro qualcuno, quando parlo qui voglio arrivare ai ragazzi, possiamo fare di più quando siamo stati un po' comodi nella nostra metà campo".

Hai avuto l'approccio giusto da chi subentra?
"La domanda sembra un po' maliziosa, anche quando ho parlato della partita precedente sono stato chiaro, con la squadra. Il problema di chi entra è che squadra trova, chi entra si accomoda in minoranza, trova un terreno fertile o meno. A Bologna chi è entrato sul 2-2 ha vissuto sugli episodi, oggi ha visto una squadra viva, che voleva fare gol, contro un'altra che voleva fare gol uguale. Non lo faccio per distruggere".

Sui cambi di Bologna.
"Le valutazioni le faccio sulla mia di squadra, ognuno si dà un taglio e un obiettivo. Abbiamo subito un episodio negativo nella partita scorsa, non abbiamo cambiato niente fino alla fine questa volta. Chi entra fa fatica se la squadra cambia atteggiamento. Fermo restando che se uno è in campo e sta bene io non lo tolgo".

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Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, ha parlato così ai microfoni di DAZN al termine della sfida pareggiata contro il Torino: "Non ho sassolini da togliermi, ho vissuto questa partita come le altre, ovvio che piacerebbe vivere solo momenti positivi ma è stato così anche l'anno scorso e ne siamo usciti. Oggi la squadra ha dimostrato di crederci, la prestazione è stata molto positiva, il risultato forse meno, ma avevamo di fronte una squadra forte. Abbiamo iniziato e finito nello stesso modo, questa è la cosa che mi è piaciuta di più".

Il messaggio dopo Bologna è arrivato alla squadra?
"Non sempre riesco, ma il mio era un monito alla squadra. A volte uso certi toni cercando di dire quello che penso per arrivare a loro. Oggi siamo stati più aggressivi e determinati. Non vogliatemene se dico che una delle due poteva restare in dieci e stavamo attaccando. Sono soddisfatto a metà, non in pieno, perché questa prestazione doveva portare alla vittoria, ma dobbiamo credere in questo grande obiettivo. Bisogna restare uniti e risolvere i problemi da dentro".

Questo pareggio basterà per restare in panchina?
"Ah, non lo so, questo è più facile che lo scopriremo leggendo. Io l'ho scoperto così, ma chi fa parte di un club è sempre in discussione perché c'è un risultato ogni tre giorni e si vive di giudizi settimanali che possono spostare in positivo o in negativo. Io da dentro non mi sono accorto di niente".

Sezione: News / Data: Dom 11 febbraio 2024 alle 00:05
Autore: Sarah G. Comotto
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