Esagero se dico che quello visto a Empoli è stato il Sassuolo più brutto della stagione e uno dei peggiori da quando Alessio Dionisi siede sulla panchina dei neroverdi? Eppure in questa stagione c'è stata la debacle con una formazione di Serie B in Coppa Italia. Resta una brutta cicatrice dopo il ko con il Modena ma la gara del Castellani resterà agli annali, in negativo. Perché, se il Sasol che è andato ko a Modena aveva almeno tra le scusanti quella di essere a inizio stagione, di essere ancora all'inizio di un nuovo percorso, di aver appena iniziato la trasformazione, vedremo poi se alla fine della stagione ci sarà la definitiva trasformazione in 'farfalla' oppure no,il Sasol visto ieri a Empoli ha davvero poche attenuanti. Sì, c'è l'assenza di Domenico Berardi da tenere sempre in considerazione. E c'era anche quella di Laurientè, un fattore in questo nuovo Sassuolo. E poi? Possono bastare le due assenze a giustificare una così brutta prestazione? Sarebbe troppo semplice giustificare il brutto spettacolo 'offerto' dai neroverdi in terra empolese. Due assenze pesanti perché un conto è scendere in campo con Berardi e con Laurientè al 100%, un altro è scendere in campo con un 2004 promettente che arriva dalla Primavera e con un giocatore al rientro da un infortunio di 3 mesi. Ma visto quello che non si è visto a Empoli non ci si può appellare alle assenze.

"Non sta scritto da nessuna parte che il Sassuolo debba vincere a Empoli" aveva detto Dionisi prima della partita. Ed è verissimo e sacrosanto. Nessuno pretende 38 vittorie su 38 ma ci sono sconfitte e sconfitte, prestazioni e prestazioni. Il ko di Napoli era stato strano da spiegare perché la vittoria azzurra era meritatissima ma il Sassuolo nel punteggio avrebbe probabilmente meritato di più. L'Empoli non ha fatto una partita stratosferica ma ha basato la sua partita sui neroverdi, bloccando i punti di forza (Baldanzi a uomo su Maxime Lopez, pressione massima sui centrali a inizio azione con il Sasol costretto a impostare con i terzini) e sfruttando le debolezze di una squadra che sembra stia perdendo delle certezze perché è vero che con il Verona è arrivata una vittoria ma la prestazione non è stata esaltante. E siamo a 4 sconfitte nelle ultime 5 gare (3 contro Inter, Atalanta e Napoli). Quest'anno il Sassuolo non ha fatto punti con le big ma non aveva mai sbagliato uno 'scontro diretto', ovvero una sfida con una sua simile e il ko di Empoli deve far riflettere. Come deve far riflettere e preoccupare la non reazione della squadra dopo il gol subito.

Mi trova d'accordo una frase pronunciata da mister Dionisi ieri al Castellani in conferenza: "La partita stava scorrendo e noi scorrevamo con la partita". È la perfetta fotografia della gara del Sassuolo ieri a Empoli. Il Sassuolo sembrava una zattera in mezzo al mare spinta dalle onde, in attesa di capire dove sarebbe stata trasportata dalla corrente e senza alcuna voglia di prendere i remi e lottare per andare in direzione ostinata e contraria. E, come scritto qualche riga sopra, a preoccupare deve essere soprattutto la non reazione. Il Sassuolo ha subito lo schiaffo al 66' e poi non ha reagito. C'è stato solo un sussulto d'orgoglio arrivato grazie ai cambi (sei tiri su dieci totali sono arrivati dopo l’82’) ma ormai era troppo tardi e se fosse entrato il colpo di testa di Alvarez che in pochi minuti è riuscito a produrre più grattacapi alla difesa avversaria rispetto ai suoi competitors, il giudizio non sarebbe cambiato. Sarebbe stato un punto 'rubato'. E forse è una fortuna che quel colpo di testa sia finito sopra la traversa perché una volta toccato il fondo puoi solo risalire.

Capitolo a parte merita Pinamonti. Leggendo i commenti sui social dopo la sconfitta, sono emersi due principali colpevoli, secondo il popolo neroverde: Andrea Pinamonti e mister Dionisi. Entrambi hanno le loro colpe (si perde e si vince di squadra, è una banalità ma è la pura verità) ma suddivise equamente con il resto della squadra e dello staff. È veramente ingiusto crocifiggere Pinamonti dopo una partita del genere del Sassuolo. Poi si può discutere sui 2 gol realizzati sin qui, sul suo rendimento, su quanti gol farà da qui a fine campionato, su tutto, ma Pinamonti non deve essere il capro espiatorio del più brutto Sassuolo della stagione. Ora c'è solo una cosa da fare: reagire!

Sezione: Editoriali / Data: Dom 06 novembre 2022 alle 12:22
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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