Armand Laurienté è, insieme a Davide Frattesi, il giocatore che è stato maggiormente coinvolto (tre: una rete e due assist) nelle marcature del Sassuolo in questo campionato e tutte le partecipazioni al gol da parte del francese nel torneo sono arrivate in casa. Queste le statistiche Opta prima della sfida con il Verona. Stats da aggiornare e da confermare perché, guarda caso, Armand Laurientè e Davide Frattesi hanno deciso la sfida contro l'Hellas Verona. Ma andiamo con ordine. Cosa sarebbe successo se Tameze, al 3', con il Verona già in vantaggio, avesse azzeccato quel tiro-cross? Non è dato saperlo. E con i se e con i ma la storia non si fa. Al Sassuolo è andata bene, stavolta, perché iniziare sotto di due gol dopo appena pochi minuti avrebbe complicato dannatamente le cose. Magari i neroverdi avrebbero rimontato e vinto 5-2 con tre gol di Pinamonti, magari avrebbero vinto 3-2 con un autogol. O magari sarebbe andata peggio. Fortuna però che quel pallone non è entrato e da lì è iniziata la 'nuova' gara del Sassuolo che per la prima volta in stagione ha fallito l'approccio a una gara. Dopo 10 ottimi avvii iniziali, un intoppo può anche capitare. Ottima però la reazione. Dopo lo shock iniziale, il Sassuolo è riuscito a ritrovare la rotta, guidato da Obiang in mezzo al campo, capitano in mezzo alla tempesta che non ha perso la lucidità, e alla velocità, mista a qualità, di Armand Laurientè, ormai ribattezzato Laurientè Express (chiedere ad Hien per informazioni, a tratti 'bullizzato' dal francese).

Quella con il Verona è stata una vittoria di una squadra cinica. Forse l'anno scorso il Sassuolo non ce l'avrebbe fatta, quest'anno invece la squadra ha un altro carattere (e dopo parleremo, a proposito di carattere e di caratterino, della brutta scena Kaan Ayhan-Traore) e lo ha dimostrato a più riprese. I neroverdi nella sfortuna sono stati anche fortunati (vedi la tripla occasione con l'auto-traversa di Frattesi o anche il quasi autogol di Erlic) e hanno colpito al momento giusto. E poi diciamoci la verità, col Verona, dopo due sconfitte consecutive in vista della prossima sfida con il Napoli, bisognava per forza vincere. Menzione speciale non solo per i due marcatori, Laurientè e Frattesi (quest'ultimo già 4 gol dopo 11 giornate, gli stessi dell'anno scorso in un intero campionato) ma anche per gli autori degli assist, Obiang (bellissimo rivederlo in campo da titolare a 530 giorni dall'ultima volta, Pedro sembra un calciatore in giacca e cravatta, esce a testa alta da situazione complicate con grande classe) e Traore (grande azione personale, proprio come aveva abituato lo scorso anno, soprattutto nella seconda parte di stagione, ed è un segnale importante).

Ora il Sassuolo è nono in classifica con 15 punti dopo 11 giornate, primo tra le normali. La vittoria con il Verona è fondamentale per rimanere agganciati al treno delle prime 8 che però corre veloce, forse troppo veloce per questo Sassuolo. La Juve è a 4 punti di distanza, Inter e Udinese a 6. Chiaramente, ci sono ancora un'infinità di partite e tutto può succedere, ma intanto il Sassuolo ha scavalcato Torino e Salernitana e ha lanciato loro un messaggio. I neroverdi possono vincere il campionato dei normali (soprattutto se la Fiorentina continua a non convincere) ma basterà per soddisfare i tifosi, squadra e tecnico? Lucio Dalla in Disperato Erotico Stomp, canzone che vi invito ad ascoltare se non la conoscete, cantava: "L'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale". Avrà ragione lui?

Di Pinamonti, delle parole di Dionisi, ne parliamo in un articolo a parte. Chiosa con la brutta scena Ayhan-Traore. Spesso si catalogano queste tristi scenette alla voce "cose da campo", un modo come un altro che ha il calcio per nascondersi e trincerarsi dietro all'ipocrisia. Quanto visto ieri però è più di una cosa da campo. Ayhan e Traore sono andati avanti a litigare per una punizione per circa un minuto. Il turco, che probabilmente era il tiratore designato (in più di una circostanza ha calciato le punizioni con la maglia del Sassuolo e non solo, in allenamento si ferma spesso a calciarle) non voleva lasciare l'incombenza a Traore. Anche Kyriakopoulos si è stizzito. Erlic e Frattesi hanno fatto da pacieri ma a fatica. Ayhan ha anche intimato qualcosa al compagno di squadra Traore ("Sei pronto a prenderle? Scegli, classico o alternativo" cit.) e ha mandato al diavolo anche i tifosi che non hanno apprezzato quei gesti. Il turco poi, a fine gara, non si è recato sotto la curva per il saluto finale. Cose da campo? No, cose bruttissime!

Sezione: Editoriali / Data: Mar 25 ottobre 2022 alle 13:06
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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