È partito il tormentone Domenico Berardi, come ricordava il tifoso Alberto Marchetti nella Voce dei Tifosi. È partita ufficialmente l’estate ed è partito ufficialmente il calciomercato Sassuolo. Non c’è sessione infatti che non sia stata accompagnata dalle voci di una possibile partenza di Mimmo. Ormai è diventata una tradizione. D’altronde i gioielli sono stati tutti lucidati da Giovanni Carnevali e sono visibili in vetrina, ma i prezzi attaccati addosso sono molto alti. Colazione da Tiffany! D’altronde, “Sassuolo è una bottega cara” (cit.). Tanti tifosi, tanti colleghi mi hanno chiesto cosa ci fosse di vero nella trattativa tra la Lazio e Domenico Berardi. Pur rispettando tutte le fonti, ad oggi 17 giugno, non è stata avviata una trattativa per l’eventuale cessione del classe ’94 calabrese. Sondaggi, chiacchierate, pourparler. Ma da lì a considerarla una trattativa già impostata e ‘addirittura’ bella e finita ce ne passa. La sensazione però è che presto queste trattative si trasformeranno in qualcosa di più concreto, dunque non sarà un'estate facile per le coronarie dei tifosi neroverdi. Berardi resterà? È la domanda da 1 milione di dollari in casa Sassuolo, sarebbe bello avere una risposta. Faccio il giornalista e non l’indovino. Il motto però del club non cambia: Berardi è una bandiera ma con l’offerta giusta sono tutti in vendita. Anche la bandiera che sventola. Purtroppo è il calcio moderno, baby. E poi a Mimmo non si potrebbe nemmeno negare, visto cosa ha lasciato in questi anni, una grande opportunità. Che sia grande, però. Sarò impopolare ma, da fondatore del carro Berardi, sarei dispiaciuto (e preoccupato) e al tempo stesso curioso di vederlo giocare per grandi traguardi, lontano dalla bambagia neroverde.

Il prossimo sarà il mercato di Dionisi. Il tecnico avrà più voce in capitolo rispetto al passato. Le linee guida sono già state tracciate durante gli incontri che hanno portato al rinnovo biennale (con clausola rescissoria inserita) con il tentativo di non farsi trovare impreparati in caso di grandi partenze. Come ha dichiarato nel corso della nostra intervista esclusiva, mister Dionisi vorrebbe “più profili alla Erlic o alla Laurienté”, dunque giocatori “pronti” e che arrivino possibilmente da campionati affini a quello italiano (Martic giocava in A nello Spezia, Armand è stato pescato in Ligue 1, nel Lorient) perché i nuovi che arrivano da campionati meno impattanti hanno più difficoltà: Matheus Henrique di quest’anno non è quello dell’anno scorso, Agustin Alvarez e Krstian Thorstvedt non sono diventati titolari e non hanno ancora espresso il loro potenziale. Ecco perché si proverà a portare in rosa dei profili più simili ai classe ’98, senza però perdere di vista il bilancio e anche l’età dei calciatori.

Sul fronte cessioni invece abbiamo già letto di possibili uscite di praticamente la metà della rosa, con Davide Frattesi che sembra essere il primo indiziato a partire (ieri le parole di Carnevali hanno lasciato una minima speranza alla permanenza ma se non ci saranno sorprese, nonostante le parole strategiche dell’a.d. neroverde, il centrocampista di Fidene lascerà Sassuolo e la corte di mister Dionisi). Al momento non sono stati raggiunti accordi con il Sassuolo. Ci sono e ci saranno degli incontri ma bisognerà trovare la quadra economica perché in questo momento le società italiane sono in grosse difficoltà. Si batte però cassa con il riscatto di Kaan Ayhan da parte del Galatasaray, come anticipato nelle scorse settimane. E sempre come anticipato 10 giorni fa, nessun riscatto per Zortea, che torna all’Atalanta: considerato un buon giocatore ma troppo alto il prezzo. Insomma, per il Sassuolo il gioco non vale la candela.

Sezione: Editoriali / Data: Sab 17 giugno 2023 alle 09:00
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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