Il Sassuolo oggi affronterà la Salernitana ma La Gazzetta dello Sport ha dedicato uno spazio ai neroverdi e in particolare al confronto tra Alessio Dionisi e i suoi predecessori. Al primo anno, nessuno ha fatto meglio sulla panchina neroverde rispetto all'attuale tecnico che ha ancora 10 partite per aumentare il bottino e ottenere numeri importantissimi. Dionisi finora ha totalizzato 39 punti in 28 giornate, gli stessi di De Zerbi l’anno scorso a questo punto del campionato. E oggi alle 15, in casa Salernitana ultima, potrebbe operare il sorpasso visto il pareggio ottenuto lo scorso anno dal Sassuolo contro la Roma alla 29ª, con il raggiungimento di quota 40, che allora suonava come un’impresa. Ma De Zerbi stava portando a termine la sua terza e ultima stagione in Emilia, prima di migrare in Ucraina allo Shakhtar. E quindi con già un grande bagaglio di esperienza maturato sia all’interno del club, nei rapporti e le sinergie con lo staff e la dirigenza neroverde, sia nel massimo campionato, che spesso si dimostra difficile per un allenatore all’esordio, soprattutto di una piccola. E il Sassuolo in questo non ha fatto eccezione.

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La prima stagione di De Zerbi in Emilia, infatti, Serie A 2018-19, non fu tutta rose e fiori e ci furono degli alti e bassi ma la squadra mantenne sempre una buona posizione in classifica senza mai rischiare. Proprio alla 29ª giornata una sconfitta col Bologna lo vide avvicinarsi pericolosamente alla zona retrocessione (5 punti, un margine comunque 'abbastanza rassicurante'). Poi si riprese e chiuse all’undicesimo posto con 43 punti, solo 4 in più rispetto a Dionisi oggi prima della Salernitana. Che ha giocato un quarto di stagione in meno e ha una media punti a partita superiore: 1,39 Dionisi contro l’1,13 di De Zerbi. Notevolmente peggio fecero i precedenti allenatori neroverdi alla loro prima stagione in A. Nel 2013-14 arrivarono tempi duri per Di Francesco dopo la cavalcata in B terminata con la storica promozione. Eusebio venne esonerato alla 21ª (poi richiamato alla 26ª) con 0,86 di media punti a gara. Ancora più traumatico fu il debutto di Cristian Bucchi nel 2017-18, allontanato alla 14ª con 0,78. Ma forse Dionisi deve ringraziare Di Francesco per aver creato quella nomea di “ammazzagrandi” confermata quest’anno dalle vittorie del Sassuolo in casa di Juve, Inter e Milan, una sorta di mini grande slam che mancava da 66 anni. Di Francesco infatti pareggiò in casa del Napoli e della Roma e a Reggio Emilia piegò il Milan 4-3 con poker di Berardi.

Sezione: News / Data: Sab 12 marzo 2022 alle 09:51
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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