Il Sassuolo che ha conquistato 4 punti contro Torino e Sampdoria ci ha regalato una squadra 'nuova', sotto certi aspetti. La fisionomia e la filosofia sono sempre la stesse, con la squadra che cerca di imporre il proprio gioco sempre e comunque, senza badare a quali avversari si hanno davanti, una squadra che ha una propria identità ma che nelle ultime due uscite ha tirato fuori due nuovi attributi che in passato sono mancati (non sempre ma in tante circostanze). Il Sassuolo visto contro il Toro e la Samp ci ha consegnato una squadra capace di lottare, saper soffrire, di sacrificarsi l'uno per l'altro, una squadra con maggiore cattiveria agonistica e determinazione, che sa quel che vuole.

Le tre sconfitte consecutive contro Napoli, Genoa e Udinese, arrivate in tre differenti modalità, e il primo tempo contro il Toro, chiuso in svantaggio per 0-1, rischiavano di minare alcune certezze ma il secondo tempo contro il Torino e anche la prova di ieri a Genova contro la Samp, ci ha dimostrato che questa squadra ha le palle! Questa signori è una squadra con le palle e che darà del filo da torcere a tutti! Unità di intenti e spregiudicatezza non le sono mai mancate, ma contro il Toro è arrivata una vittoria in rimonta che probabilmente qualche settimana fa non sarebbe arrivata. E' arrivato un pari importante con la Samp perché l'ennesimo arbitro fenomeno di turno ha deciso di espellere Peluso e l'ennesimo Var fenomeno di turno ha deciso di non intervenire. Il Sassuolo ha giocato in 10 per oltre 70 minuti e ha lottato.

Non fraintendete queste parole. Non stiamo dicendo che prima i ragazzi non si impegnassero o non lottassero, ma questi 4 punti sono arrivati anche grazie a uno spirito diverso, grazie a un qualcosa in più che prima (non sempre, lo ripetiamo) è mancato. Con il Torino e la Sampdoria, oltre a tutti i consueti crismi, c'era anche la cosiddetta cazzimma (recita la Treccani: atteggiamento o comportamento deciso, risoluto o anche aggressivo, interpretato favorevolmente come espressione di forza e personalità). E va bene così. Perché questo Sassuolo, in un momento non semplice, ha fatto ancor di più gruppo, ha capito che bisogna darsi una mano, lottare l'un l'altro e credere ancora di più nelle proprie possibilità. Chiudiamo con le congratulazioni a mister De Zerbi che ha raggiunto le 100 panchine in Serie A, proprio domenica contro la Sampdoria. Speriamo che sia per lui la prima di una lunga serie di importanti traguardi.

Sezione: Editoriali / Data: Lun 27 gennaio 2020 alle 20:37
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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