Anche quando il salvatore della Patria, atteso come il Messia, crolla a terra per un brutto infortunio allora forse anche le ultime speranze di salvezza sono andate a farsi...benedire! Il Sassuolo avrebbe bisogno di una benedizione per scacciare il maligno che in questa stagione sta giocando tanti brutti scherzi alla formazione neroverde. Non solo i Fantozziani errori a cui assistiamo ormai a ogni partita e che sembrano essere inclusi nel prezzo del biglietto ma anche la sfiga, che continua a vedere benissimo specie per chi indossa i colori neroverdi. Sia chiaro eh, ora non bisogna aggrapparsi solo alla sfiga altrimenti sarebbe troppo facile. Quando si è di fronte a un'annata fallimentare, perché di questo si tratta, le colpe e gli errori sono molteplici.

Ma cosa fare quando anche l'ultima speranza si è dissolta in una maledetta zolla del Bentegodi? C'è una scena dei Simpson che forse può spiegare il momento. Nella puntata 14 della sesta serie, "La cometa di Bart", un'enorme cometa sta per raggiungere la terra. Un missile progettato per distruggere la cometa invece di distruggerla, distrugge l'unico ponte che porta fuori città e tutti sono in preda al panico. A quel punto Homer esclama: "È in momenti come questo che vorrei essere un religioso" ma il reverendo Lovejoy (il ministro 'amoregioia' della Chiesa protestante di Springfield) corre disperato insieme agli altri urlando: "Non c'è più niente da fare, gente! Non esiste neanche una preghiera!".

Ecco, spero che il caso non sia davvero simile ma probabilmente è questo lo stato d'animo dei tifosi sassolesi in questo momento. La preghiera neroverde era affidata proprio al messianico Domenico e non è andata a buon fine (forse quello dell'attico era impegnato), ora non resta che affidarsi a un altro DB, che non ha il 10 sulla schiena ma deve fare la differenza proprio come Dome, ovvero Davide Ballardini. Ieri l'esordio per il tecnico romagnolo in una partita, quella tra Verona e Sassuolo, probabilmente destinata allo 0-0 e dove il peso della posta in palio ha giocato un ruolo determinante per le due squadre, visibilmente impaurite e che si sarebbero accontentate di un pari. Gara poco divertente e con poche occasioni (11 corner a 2 per i neroverdi però, un dato che deve far riflettere, spesso sprecati dalla battuta imprecisa di Laurienté), da una parte e dall'altra, con il Sassuolo che si è affidato ai lanci lunghi perché "la palla ora scotta" e senza l'errore del recidivo Matheus Henrique - a proposito di palla che scotta - forse staremmo parlando di altro (per la quota sfiga: senza la deviazione di Erlic forse il pallone sarebbe finito comodo tra le braccia di Consigli). Immaginate: 0-0 nello scontro diretto in trasferta, è tornato Mimmo, difesa imbattuta dopo tempo immemore - l'ultima volta quando Bonolis e Laurenti facevano ancora ridere - nuovi stimoli dal nuovo allenatore e maggiore ottimismo verso il futuro. Già. Poi volevate anche la marmotta che confeziona la cioccolata? Era chiedere troppo...o no?

Ora invece la luce si è sopita e l'oscurità sembra sempre più vicina ed è difficile non farsi prendere dal puro pessimismo cosmico di leopardiana memoria: Sassuolo vicino all'inferno della Serie B con 20 punti in classifica che valgono il penultimo posto solitario, superato anche da Verona e Cagliari ieri vittoriose, le giornate che passano e sono ormai agli sgoccioli (forse uno dei problemi è stato proprio il pensare "eh, tanto ci sarà la prossima"), l'infortunio di Berardi, i tanti errori e anche la sfortuna che non lasciano presagire nulla di buono.

Un ultimo pensiero lo voglio rivolgere a Domenico Berardi con il più sincero augurio di una pronta guarigione! Anche Mimmo ora, probabilmente, vedrà tutto buio: l'infortunio, non poter dare una mano alla sua squadra, l'addio all'Europeo, l'addio con ogni probabilità ai suoi sogni di gloria perché potrebbe tornare a giocare solo verso fine anno, quindi addio cessione (i tifosi sorrideranno ma lui non ha mai nascosto il suo legittimo desiderio), il lungo stop. Non è facile ma già in passato ha dimostrato di avere una grande forza nel rialzarsi e lo farà anche questa volta. Un applauso anche ai tifosi presenti nel settore ospiti dello stadio Bentegodi. Ieri una bella curva, compatta. Dalla tribuna stampa dell'impianto veronese, nonostante il forte tifo degli scaligeri padroni di casa, si sono ascoltati nitidi tantissimi cori della tifoseria neroverde! Il Sassuolo ora ha bisogno anche di questo!

Sezione: Editoriali / Data: Lun 04 marzo 2024 alle 19:25
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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