Francesco Magnanelli è diverso dagli altri. E ha fatto una carriera diversa dagli altri. Nato a Umbertide, in provincia di Perugia, prima di approdare al Sassuolo vestiva la maglia del Gubbio. Nereo Bonato lo portò in neroverde e non poteva immaginare che avrebbe fatto il 'colpo del secolo'. Nemmeno Francesco e il Sassuolo avrebbero potuto immaginare che in quel momento stava per iniziare una bellissima storia. Non una favola, sono inventate, ma qualcosa di concreto e reale. Francesco Magnanelli ha indossato per 17 anni la maglia neroverde. Alcune volte ha barcollato, come è naturale che sia, ma alla fine ha prevalso l'amore per quei due colori: il nero e il verde.

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Ieri Francesco ha parlato in conferenza stampa, dando l'addio al calcio giocato in una sala stampa gremita: presenti tanti giornalisti ma anche i suoi procuratori, la dirigenza del Sassuolo Calcio al gran completo, mister Dionisi e tutto il suo staff, e poi è arrivata anche tutta la squadra. I suoi compagni gli hanno reso omaggio piazzandosi alle sue spalle. Anche un messaggio velato: il Capitano davanti a tutti. Sempre. Ancor di più nel giorno del suo addio al calcio giocato. Francesco ha assistito accanto alla porta al video preparatogli dall'ufficio stampa con le immagini dei suoi gol in neroverde ("se era di Berardi non finivamo più" ha detto con una battuta provando a rompere il ghiaccio. Ma non ce l'ha fatta. Lui, Magnanelli, anzi Francesco. Capitano vero, guida in 520 battaglie, si è lasciato andare e ha pianto.

E in quelle lacrime c'era tutto: gli sforzi fatti da bambino e da ragazzo per provare a realizzare il sogno di diventare calciatore a certi livelli, i sacrifici, le cadute, i successi, i gol, le promozioni, le delusioni. Tutto. E quelle lacrime neroverdi Francesco, oggi sono anche le nostre lacrime. Hai scritto una pagina indelebile di sport e di calcio. E noi ti rendiamo infinitamente grazie per la tua dedizione a quei due colori, per la splendida persona che sei, per il grande calciatore che sei stato, per tutto quello che hai fatto per la città di Sassuolo, ormai la tua seconda casa, e anche per il Sassuolo Calcio. Eri già leggenda. Da oggi sarai infinito. Tutti in piedi per Francesco Magnanelli!

P.S. Questo pezzo è stato volutamente pubblicato alle 17.04 per un valore simbolico: 17 come gli anni in neroverde di Magnanelli, 4 come il suo numero di maglia.

Sezione: Editoriali / Data: Dom 22 maggio 2022 alle 17:04
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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