La prima parte del titolo del nostro editoriale, lo scriviamo per quei pochi che ancora si fermano a leggere un titolo sentendosi informati (povero mondo!) è una prosecuzione ironica (questa sconosciuta) all'editoriale della scorsa settimana "De Zerbi vattene" in cui, lo spieghiamo a chi non legge gli articoli fermandosi ai titoli, quindi potrebbe essere un lavoro sprecato perché probabilmente quelle (poche) persone probabilmente si soffermeranno anche questa volta solo al titolo. Ma questo è uno sporco lavoro e qualcuno dovrà pur farlo. Il Sassuolo perde, dunque il popolino insorge "De Zerbi vattene", il Sassuolo vince "De Zerbi sei un eroe, resta con noi", un po' come Oronzo Canà ne L'allenatore del Pallone ("Mi avete preso per un coglione? Ma no, sei un eroe").

Il Sassuolo prima del Crotone aveva perso quattro delle sette partite disputate nel 2021, raccogliendo tante sconfitte quante nelle 17 precedenti in Serie A. Numeri che testimoniano il momento negativo dei neroverdi. Ma, come abbiamo scritto in precedenza, c'erano dei segnali di ripresa. A noi le prove contro Parma, Cagliari e Spezia, in cui erano arrivati solo 2 punti, non erano dispiaciute. Alcuni singoli, vedi Caputo e Djuricic, sono in crescita e questo fa ben sperare. Non c'è Boga (ma quest'anno, ci dispiace per Jeremie, non c'è stato praticamente mai) ed è tornato Domenico Berardi, fondamentale come sempre, che ancora una volta ha spiegato ai soloni delle etichette quanto sia forte, talentuoso e determinante il numero 25 neroverde.

Il Sassuolo aveva bisogno di una vittoria contro il Crotone ma non solo. I neroverdi avevano bisogno di una vittoria così, come è arrivata, allo Scida. Una vittoria ignorante l'ha definita mister De Zerbi e prendiamo in prestito il suo aggettivo che calza a pennello con la prova di ieri. Il Sassuolo ha dimostrato voglia, grinta, sana ignoranza, capacità di soffrire perché ci sono stati anche dei momenti complicati, ma ha vinto in maniera compatta. Ancora una volta, il Sassuolo ha fatto gruppo dopo un momento difficile. Ci hanno pensato i senatori Consigli, Peluso, Magnanelli (sempre sia lodato) e Berardi a fare quadrato e i post social dei ragazzi dopo la gara testimoniano l'importanza del gruppo.

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Un gruppo sano e unito più che mai che continua a credere nell'Europa. Non è impresa semplice, lo sappiamo, ma se ci credono loro perché dobbiamo smettere di crederci noi? "era una partita particolare perché volevamo rimanere attaccati davanti, staccarci definitivamente da dietro e soprattutto dare una risposta a noi stessi dopo un periodo in cui le vittorie non sono venute. Abbiamo cercato di portare a casa i 3 punti ma qualcosa mancava. Oggi, al di là delle idee e delle qualità, ci siamo ritrovati nello spirito. Stiamo salendo di condizione e consapevolezza, con questo spirito possiamo divertirci fino alla fine". Parole dal vangelo secondo Francesco Magnanelli. Amen.

Sezione: Editoriali / Data: Lun 15 febbraio 2021 alle 14:00
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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