Se c'è qualcosa che ho imparato dal 5-0 del Sassuolo al Real Vicenza è che anche in Alta Val di Non si mangia da Dio. Ma c'è un posto in Italia dove si mangia da schifo? Sì, c'ero già stato l'anno scorso a Ronzone ma non avevo visitato gran bei posti. Ieri invece, con una vista mozzafiato sul Lago Smeraldo (posto che vi invito a visitare se andate da quelle parti, bellissimo anche il Canyon Rio Sass, no non ha nulla a che vedere con il Sassuolo) ho potuto gustare un delizioso pranzetto a base di tortei di patate, aglio orsino, cappellacci con fonduta, una specie di mortadella-salame affumicato con cavolo cappuccio, un goccio di Lagrein e poi un grappino barricato per smaltire. A parte il dover mettere un promemoria per non mangiare aglio sul luogo di lavoro per non 'impressionare' gli intervistati (forse è per questo che Ghion è stato di poche parole), devo dire che a Ronzone e in zone limitrofe, oltre a trovare dei bellissimi panorami, oltre a trovare tante mele, potete trovare dei bellissimi posti in cui mangiare.

Dopo il servizio promozionale (non pagato) sull'Alta Val di Non (redazione@sassuolonews.net se volete saldare), mi soffermo su quello che probabilmente più interessa voi lettori. No, non il calciomercato Sassuolo. La partita con il Real Vicenza. Un 5-0 per cominciare che male non fa. Ovvio, come si dice in questi casi nella retorica pallonara, è calcio estivo e gli avversari (seppur con qualche nota positiva) erano degli sparring partner che però hanno combattuto e hanno provato a mettersi in mostra, ma ci sono diverse annotazioni importanti. Innanzitutto la presenza tra i pali di Stefano Turati. Resta? Va via? Per me, come scriviamo da tempo su SassuoloNews.net, già prima del mancato riscatto di Moldovan, sarà lui il portiere titolare del Sassuolo nella prossima stagione. In avanti poi la presenza di Andrea Pinamonti che ha aperto le danze con un gol fortunoso (per la traiettoria) ma buono il movimento a smarcarsi sull'assist del solito Berardi e che resta il miglior centravanti a disposizione di Fabio Grosso nonostante la certa partenza ed è un paradosso perché ci sono 5 attaccanti e deve ancora arrivare quello che farà il titolare con il Pina che non ne vuole proprio sapere di rimanere. Ce ne faremo una ragione.

Il 4-2-4 schierato da Grosso lascia il tempo che trova e non lo vedremo in campionato se non in condizioni di emergenza ma si sono viste delle indicazioni sull'approccio non dettato necessariamente dalla formazione iper-offensiva, con un pressing altissimo che è uno dei marchi di fabbrica del tecnico e che con ogni probabilità - questo sì - verrà riproposto anche in campionato. Ieri si poteva schierare il 4-3-3 ad esempio lasciando fuori Alvarez e Pinamonti che andranno via facendo giocare i due della Primavera Frangella e Tomsa ad esempio ma il tecnico neroverde ha fatto altre scelte e naturalmente vanno rispettate. Qualche sprazzo di Skjellerup. Una giocata alla Haaland da metà campo ma anche diversi errori tecnici. Non c'era Armand Laurienté. Presente in distinta, non presente sul campo e nemmeno in panchina. All'inizio un piccolo giallo degno di Sherlock Holmes: dov'è Armand? Non si trovava. Pensavo avesse fatto le valigie insieme ad Antiste, ceduto al Rapid Vienna. Poi la comparsa e la risoluzione del mister. Elementare Watson, era sul lettino a fare i massaggi. Peccato, stava già per partire la bomba di calciomercato, già deflagrata in realtà quando vi abbiamo svelato della sua volontà di cambiare aria.

Non c'era Giovanni Carnevali, impegnato a Milano per l'Assemblea di Lega. C'era lo sfuggente Francesco Palmieri (forse avrà sentito l'aglio a distanza di km) che a fine partita oltre ad aver ricevuto una bella bottiglia di bollicine si è anche intrattenuto a bordocampo con Alessandro Russo e durante la gara è sempre stato impegnato al telefono, forse a concludere l'accordo con Patrick Nuamah. Primo nuovo acquisto del Sassuolo (a parametro zero) perché servono le cessioni per acquistare ma già con le valigie in mano perché andrà a giocare in prestito al Catanzaro. Nemmeno il tempo di esultare, che cazz...

Sezione: Editoriali / Data: Mer 16 luglio 2025 alle 16:00
Autore: Antonio Parrotto
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