Il doppio ex di Sassuolo e Atalanta Riccardo Zampagna ha parlato alla Gazzetta dello Sport, raccontando le sue sensazioni sulla sfida di questa sera al Gewiss Stadium. Prima un aneddoto: "Nel 2009, quando ero al Sassuolo, giocai a Bergamo contro l'Albinoleffe. I tifosi della Dea stopparono il nostro bus al casello dell'autostrada. Volevano salutarmi. Lo fecero con striscioni, cori e fuochi d’artificio". Ben 16 reti Zampagna le ha fatte proprio con il Sassuolo. Tra 2008 e 2010: “Giocavo con Magnanelli, che oggi è il capitano dei neroverdi ed il geometra del loro centrocampo”, prosegue l'ex neroverde.

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Zampagna, ci presenti la gara di questa sera a Bergamo…
“L’Atalanta parte come favorita. Sulla carta ha qualcosa in più del Sassuolo. Anche se, tra casa e trasferta, con gli emiliani ha sempre fatto fatica. Prima erano due meteore, ora sono due vere e proprie realtà: la Dea lo è in Europa, il Sassuolo in Serie A”. 

Che partita si aspetta?
“Sarà una gara spettacolare e divertente. Sia Gasperini che Dionisi giocano un calcio propositivo: la loro filosofia è quella di provare a vincere tutte la partite. Non riesco ad immaginarmi due squadre accorte che sfrutteranno il solo contropiede: domani sera Atalanta e Sassuolo non si snatureranno”. 

Quali saranno i temi della sfida?
“Si deciderà nell’uno contro uno. La differenza la faranno i primi venti minuti. La chiave la vedo nel duello tra l’attacco del Sassuolo e la difesa dell’Atalanta, che gioca alta e marca ad uomo”.

Le individualità che potranno incidere sulla gara?
“Nel Sassuolo mi piace tantissimo Raspadori: è un centravanti atipico, che può fare la seconda punta o l’esterno d’attacco. E per come gioca il Sassuolo è perfetto per la sua duttilità. È un lottatore: in questo mi rispecchia. Ha grinta: pressa pure le bandierine del calcio d’angolo".

E nell’Atalanta?
“Dura fare nomi. La forza è nel collettivo. Zapata? Ci paragonano da anni. Sono stato un bel toro, ma lui è più bravo di me nell’uno contro uno e nella ricerca della profondità. Qualche punto forse me lo prendo nel gioco acrobatico. Un altro che mi piace nella Dea è Freuler: vero combattente, non si tira mai indietro”.

A cosa potranno puntare Atalanta e Sassuolo? 
“È ancora troppo presto per fare bilanci: sarà il campo a parlare. Mi sembra che queste due squadre, anche se vendono i loro pezzi pregiati, sono poi brave a rendere conosciuti nomi sconosciuti. Per me il Sassuolo può puntare tranquillamente all’Europa League. L’Atalanta non deve porsi limiti. Può fare tutto. Questi sono gli anni giusti per vincere qualcosa di importante: bisogna sfruttare l'occasione per portare un trofeo a Bergamo". 

Si sarebbe divertito a giocare in due squadre così votate all’attacco?
"Penso proprio di sì. Ma a me basta un campo di calcio. E poi sono contento. Che sia Messina o Francavilla, Atalanta o Sassuolo".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mar 21 settembre 2021 alle 12:01
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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