Daniele Barone, giornalista e telecronista di Sky Sport, intervenuto ai microfoni di PianetaSerieB, ha analizzato il campionato di Serie B che si è appena concluso, parlando anche del Sassuolo che ha vinto il campionato: "In B di strafavorito non c’è nulla, ad agosto parti con delle certezze che dopo qualche mese non sono più tali. Anche il Sassuolo quest’anno all’inizio ha faticato, devi capire la categoria e abituarti a certe dinamiche".

Ha proseguito Barone: "Il Palermo in questi anni ha accumulato un’esperienza importante e ha una proprietà che vuole tornare in Serie A. Poi se metti in panchina uno come Inzaghi, che sta diventando una garanzia a questi livelli, è chiaro che il Palermo devi considerarla una squadra in pole position per la promozione. Inzaghi conosce come pochi questo campionato, ne conosce le sfumature. Al Palermo può essere un binomio vincente o quantomeno competitivo per la promozione".

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La Serie B di quest’anno ha evidenziato la solidità delle quattro squadre neopromose: Cesena, Juve Stabia, Carrarese e Mantova hanno disputato un ottimo campionato, mantenendo la categoria e in alcuni casi centrando i playoff. Cosa si aspetta da quelle del prossimo anno? “Non riesco a entrare nello specifico di ognuna perché dipende dai programmi tecnici di ognuno di questi club. La Serie B ci ha ribadito che esistono casi come la Juve Stabia, protagonista di un ottimo campionato, e Mantova, Cesena e Carrarese, in grado di salvarsi con tranquillità. In Serie B puoi far bene quando hai un progetto tecnico, supportato anche da un progetto societario solido. Basti vedere quello che è successo anche al Bari due anni fa o al Catanzaro l’anno scorso. Puoi arrivare dalla C senza smantellare, senza stravolgere, puoi riuscire a fare qualcosa di importante anche in Serie B. L’importante è quasi sempre la continuità tecnica, quindi l’allenatore. Lo avevano fatto anche Bari e Catanzaro con Mignani e Vivarini. Quest’anno soltanto il Cesena ha cambiato l’allenatore rispetto all’anno scorso e comunque ha fatto bene. Secondo me l’importante è avere un filo logico a livello tecnico, di impostazione e di programmi societari. È chiaramente più difficile quando invece retrocedi dalla Serie A. Il Sassuolo quest’anno ha fatto benissimo, ma Frosinone, Salernitana e Sampdoria… ti porti dietro scorie pesanti. La piazza è sempre con un po’ di malessere. Magari cambi l’allenatore, magari devi cambiare tanti giocatori perché gli ingaggi non ti li puoi più permettere. Devi fare tanti cambiamenti che provocano tanti scossoni, scendendo dalla Serie A non è così facile rinforzarsi subito. Dalla Serie C è un po’ più semplice invece”.

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Sezione: News / Data: Dom 08 giugno 2025 alle 17:24
Autore: Sarah G. Comotto
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