I trasferimenti più rischiosi del Sassuolo che hanno dato i loro frutti

In Italia, il Sassuolo è tra i club più virtuosi quando si parla di calciomercato. Strategie specifiche di scouting e di valorizzazione dei giocatori hanno reso i neroverdi un punto di riferimento per molti altri club che considerano gli emiliani un modello da seguire. Trovare talenti dalle serie minori o dall'estero, sviluppare le loro qualità e poi valorizzarli attraverso la cessione a top team: ecco come il Sassuolo minimizza i rischi dei suoi trasferimenti.

La strategia del rischio calcolato: come opera il Sassuolo sul mercato

Il Sassuolo non spende a caso: dietro ogni operazione c’è una strategia precisa, fatta di scouting capillare, analisi dei dati e molta competenza. Il club emiliano ama puntare su profili giovani, spesso sconosciuti al grande pubblico, ma con margini di crescita enormi. Il rischio è sempre calcolato ed ogni mossa si pone un obiettivo ben chiaro: valorizzare talenti e generare plusvalenze, senza mai snaturare l’identità di gioco. 

Operazioni come quelle di Scamacca al West Ham, Locatelli alla Juventus, Frattesi all'Inter e Raspadori al Napoli, passati da promesse a ricchi uomini mercato, raccontano bene la filosofia neroverde. Il bilancio ringrazia e la rosa viene sempre rinnovata con nuove "scommesse": se qualche innesto non dà i frutti sperati, poco male. Il modello di business del club è solido e il bilancio tra campo e conto economico è sempre positivo. 

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Giovani promesse, outsider e scommesse da valorizzare

Il vero marchio di fabbrica del Sassuolo è andare a caccia di talenti prima che esplodano. Giovani promesse, outsider semi-sconosciuti, scommesse da far crescere in casa: il club emiliano ha costruito il suo successo così. 

In una stagione trionfale come quella che si sta chiudendo e che riporterà i neroverdi in Serie A, la gestione della rosa ha avuto sempre un ruolo principale. Da Laurienté a Thorstvedt, passando per Boloca e Mulattieri, gli uomini di maggior talento, le giovani promesse ormai certezze, hanno saputo riportare, dopo solo un anno, il Sassuolo nel calcio che conta.

E poi il leader, Berardi, per anni punto di riferimento della squadra emiliana, ha fatto da chioccia ai nuovi arrivati, outsider come Odenthal e Pierini, che si sono subito adattati al meglio all’ambiente neroverde, dando il loro contributo alla promozione.

E le scommesse da valorizzare? Tra queste, c'è sicuramente Cristian Volpato. Il trequartista nato a Camperdown è arrivato 2 estati fa dalla Roma per €7,5m ma non ha ancora saputo esprimere tutto il suo potenziale. Un'ulteriore sfida per Fabio Grosso e il suo staff il prossimo anno in Serie A.

I colpi più discussi che si sono rivelati vincenti

Non sempre i nomi accolti con il favore della piazza si sono rivelati vincenti alla fine. Anzi, spesso sono stati gli acquisti giunti con maggior scetticismo a trasformarsi in veri capolavori. 

Prendiamo Maxime Lopez: arrivato in prestito nel 2020 dall'OM, non godeva dei favori dei tifosi, invece per un paio di stagioni è stato cuore e fosforo del centrocampo neroverde. 

O il caso di Gregoire Defrel, dato per finito nelle sue esperienze alla Roma e alla Sampdoria e poi tornato ad essere decisivo al Sassuolo nei momenti chiave di alcune passate stagioni. 

Senza dimenticare Rogerio, inizialmente visto solo come un tappabuchi, diventato poi una certezza sulla fascia. 

Il club neroverde ha sempre avuto il merito di vedere oltre le prime impressioni, scommettendo su profili che altri avrebbero scartato.

Profili sottovalutati che hanno brillato in neroverde

Nel mare magnum del calciomercato, il Sassuolo ha spesso pescato dove gli altri nemmeno guardavano. E proprio lì ha trovato gioielli grezzi che, una volta vestiti di neroverde, hanno iniziato a brillare. Ecco alcuni nomi di spicco: 

- Matteo Politano, invisibile nelle gerarchie della Roma, diventato un punto fisso dei neroverdi nella stagione 2015/16 tanto da meritarsi l'attenzione dell'Inter che nell'estate del 2019, dopo un anno in prestito, lo acquistò definitivamente per oltre 21 milioni. 

- Gianluca Scamacca, prelevato nel gennaio 2017 dalle giovanili del PSV, dopo essere cresciuto calcisticamente nell'ombra tra Lazio e Roma, è diventato nel corso di 5 anni un attaccante di caratura europea, passando al West Ham per la cifra record di oltre 38 milioni di euro.

- Merih Demiral, arrivato in Emilia dopo stagioni altalenanti tra Sporting Lisbona e ritorni nella patria turca, gli sono bastati 6 mesi al Sassuolo per brillare di luce propria, così tanto da conquistare la fiducia della Juventus che, dopo soli 6 mesi in Italia lo acquistò per quasi 20 milioni.

L'impatto tecnico ed economico delle scelte coraggiose

Quando il Sassuolo sceglie di osare, lo fa per crescere, sul campo e sul conto economico. Le scelte coraggiose, spesso viste con diffidenza all’inizio, hanno avuto un impatto decisivo, nelle gerarchie della rosa e nei bilanci. 

Ogni giocatore valorizzato sul terreno di gioco diventa un asset, fuori dal campo: basti pensare a Manuel Locatelli, rilanciato dopo il Milan e poi ceduto alla Juventus per quasi 40 milioni di euro, una plusvalenza fantastica. 

Ma il discorso non è solo economico. Gli investimenti mirati hanno costruito una squadra riconoscibile, tecnica, capace di arrivare a risultati insperati, come avvenuto con la qualificazione all'Europa League giocata per la prima volta nella storia dal club neroverde nel 2016/17, dopo aver chiuso la stagione in Serie A al 6° posto. 

Il Sassuolo ha dimostrato negli anni che si può giocare bene, far crescere talenti e alzare il valore del club senza svenarsi, avendo il coraggio di fare scelte intelligenti.

Le cessioni record del Sassuolo (fonte Transfermarkt)

Nome | Stagione | Club acquirente | Costo di vendita

Gianluca Scamacca | 2022/23 | West Ham | €38,60m

Manuel Locatelli | 2023/24 | Juventus | €36,40m

Davide Frattesi | 2024/25 | Inter | €31,40m

Giacomo Raspadori | 2023/24 | Napoli | €28,00m

Hamed Traorè | 2023/24 | Bournemouth | €25,62m

Una filosofia sostenibile: il modello Sassuolo come esempio in Serie A

Il Sassuolo va spesso controcorrente e dimostra che si può fare calcio di qualità senza follie. Il suo è un modello sostenibile, fatto di investimenti mirati, crescita interna e scommesse intelligenti. Una filosofia chiara: niente nomi altisonanti, ma profili funzionali, giovani da far esplodere e un’identità di gioco ben definita. E poi l’ambiente tranquillo, che esalta le qualità tecniche, completa il mix di ingredienti perfetti per la valorizzazione dei talenti. In una Serie A che spesso naviga a vista, il Sassuolo targato Fabio Grosso tornerà ad essere la prova che si può costruire valore con la testa, prima che col portafogli.

Sezione: News / Data: Mer 14 maggio 2025 alle 10:33
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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