"La dedica di questo campionato sicuramente la faccio soprattutto alla mia famiglia perché nei momenti di difficoltà mi sono stati vicini. Soprattutto la vorrei fare anche a Giorgio Squinzi e a Adriana Spazzoli perché sono convinto che da lassù vedermi alzare la coppa li renderà orgogliosi sicuramente": così Domenico Berardi ai microfoni di SassuoloChannel. Il campione del Sassuolo ha parlato anche della vicinanza della famiglia Squinzi e dei tifosi neroverdi e non solo. Ecco un estratto delle sue parole.

Quali sono state le sensazioni nel tunnel prima di alzare la Coppa?
"Nel tunnel rivivi un po', parti dalle cose un po' più brutte che hai passato ed arrivi poi a fare la passerella a pensare tutte le cose positive che hai fatto durante la stagione. Devo dire che è stato molto emozionante e sono veramente orgoglioso di aver alzato la coppa. Ho preso la coppa, ho fatto due passi, piano piano salgo due gradini e ho preso la coppa e l'ho data prima in testa a Pieragnolo, non so se l'avete visto, poi dopo sono andato verso il gruppo e c'erano Romagna e Obiang perché sono stati anche loro due capitani importanti per questo club e questa squadra. Ci tenevo che anche loro alzassero la coppa insieme a me perché, come dicevo prima, sono stati capitani e hanno dato una grossa mano tutto l'anno a questo gruppo assieme al mister".

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Sassuolo è una famiglia...
"Sassuolo come famiglia nasce da tanto tempo perché con Carnevali, Giorgio Squinzi e Adriana Spazzoli che mi hanno accolto come se fossi un figlio, poi loro purtroppo sono venuti a mancare e hanno preso in mano la situazione i figli Veronica e Marco, ci sono stati tanto vicini, mi sono stati tanto vicini anche nel momento in cui mi sono fatto male. Ho sempre detto che Sassuolo è famiglia, è casa e mi trovo bene. Essere la bandiera di Sassuolo mi rende orgoglioso perché non ce ne sono più di bandiere".

Cosa ti racconta l'immagine di tuo figlio che gioca sotto la curva?
"L'immagine di mio figlio che gioca sotto la curva mi rende un po' felice e orgoglioso. Lui piace giocare a calcio e dopo le partite vorrebbe venire sempre in campo a giocare. Quella partita lì l'ho preso, l'ho portato giù. Ha iniziato a battere i rigori, voleva farmi gol proprio perché voleva sentire la curva cantare. Lui è felicissimo, non so se avete visto un video dove canta la capolista se ne va tutto il giorno a casa. Continua a cantarla perché gli piace proprio fare il tifo".

E adesso?
"Questa stagione è stata sicuramente la stagione del riscatto per tutti noi, per il club. Adesso praticamente ci godiamo questa Serie A cercando di ripartire come siamo poi ripartiti quest'anno con la stessa voglia, la stessa determinazione di fare bene perché ci aspetterà sicuramente un campionato difficile, ma sono convinto che con la forza di questo gruppo si possono fare belle cose. Intanto ci godiamo questa festa".

LEGGI L'INTERVISTA COMPLETA A DOMENICO BERARDI

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Sezione: News / Data: Ven 27 giugno 2025 alle 20:00
Autore: Sarah G. Comotto
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