E' difficile rimanere lucidi e commentare dopo una partita come quella di ieri. Il Sassuolo, che in questa stagione ha abituato i tifosi a segnare tanti gol nel finale, con 30 gol segnati nei secondi tempi sui 45 gol totali, è stato asfaltato e ribaltato dal Torino in un quarto d'ora. I neroverdi hanno gettato al vento una clamorosa opportunità, buttando via anche una buona partita. Sì, Consigli è stato uno dei migliori in campo, ma nella ripresa il Sassuolo ha avuto due grandi occasioni per chiuderla perché con il 3-0, con ogni probabilità, sarebbe arrivata la parola fine e forse il Sasol avrebbe interrotto la serie maledetta di 16 partite consecutive con almeno un gol subito. Lo andiamo dicendo da tempo, la difesa, la fase difensiva, è uno dei punti deboli di questa squadra. Sia chiaro, in giro non si vedono i grandi difensori di una volta, grandi marcatori, ma i difensori neroverdi hanno delle importanti lacune difensive! E lo dimostrano in ogni gara.

Purtroppo, nonostante le grandi prove degli irriducibili Consigli, Magnanelli e Berardi, e nonostante le buone prove di altri elementi, come ad esempio Obiang, il cuore neroverde ha smesso di battere, sovrastato dai battiti del famoso cuore Toro e colpito dall'ex Simone Zaza che non perde occasione per ricordare ai tifosi neroverdi di quanto sia crudele la legge dell'ex (ora però basta, Simone!). "Speriamo sia la volta buona per il salto di qualità perché ogni qualvolta ci siamo arrivati vicini poi ci è mancata sempre qualcosa". Parole di Giovanni Carnevali prima del fischio d'inizio di Torino-Sassuolo. Sapete poi come è andata finire. Eppure la gara sembrava in pieno controllo con la doppietta di Berardi, arrivato per la quarta volta in doppia cifra in Serie A (11 gol). Sono stati decisivi i cambi dei due tecnici. Mentre Nicola rimpolpava l'attacco passando al 4-2-4 a trazione anteriore, il Sassuolo - secondo il sottoscritto giustamente - provava a chiudere la gara con la velocità di Boga (c'erano spazi enormi visto l'atteggiamento del Toro) e con la freschezza di Traoré, al posto di Djuricic e Defrel che spesso e volentieri dopo un'ora di gioco perdono un pizzico di lucidità. Stesso discorso forse per il capitano, a monte, il cambio con Locatelli rientrava nelle logiche. Idem il cambio Peluso-Berardi: Mimmo era sfinito, De Zerbi ha utilizzato più volte il cambio difensivo con il passaggio alla difesa a 3, o a 5 se preferite, era successo proprio sabato scorso contro il Verona con l'ingresso di Marlon per Djuricic. La si può pensare come si vuole ma il tecnico prende le scelte prima e a monte le scelte non sembravano così sbagliate. Purtroppo chi è entrato ha sbagliato atteggiamento e questo non si può imputare all'allenatore. Tutti dovrebbero farsi un bell'esame di coscienza ricordando che è il Sassuolo che ogni mese versa loro un lauto stipendio e che devono solo dire grazie al Sassuolo per quanto fatto sin qui!

Il gol dell'1-2 di Zaza, arrivato su un brutto errore di Ferrari in uscita (ma non criticate la costruzione dal basso se il difensore ha sbagliato lo stop), ha ribaltato la gara: tutte le insicurezze granata hanno cambiato colore, diventando neroverdi. De Zerbi dopo la gara è stato duro: "Siamo una squadra giovane, i giovani sbagliano più di altri nonostante gli si venga detto tante volte l’importanza della gara. Staranno in panchina o tribuna e capiranno da fuori". E il mister in questo ha completamente ragione: chi non sputa sangue per la maglia vada a giocare altrove! Chi pensa di sentirsi arrivato stia attento alla caduta! Chi pensa di essere già pronto per una 'big' e magari ha già un accordo in mano con un'altra squadra si faccia da parte! Sassuolo non merita tutto questo! Peccato, perché una vittoria avrebbe cambiato il finale di stagione. Ormai è inutile parlare d'Europa. Il rischio è quello di finire in un vortice con la squadra in vacanza e perdere convinzioni e posizioni. C'è una cosa da fare: tornare a riscrivere un gran finale come nella scorsa stagione per blindare l'ottavo posto. Perché, nonostante un brutto ko e un brutto 2021 (solo 3 vittorie), non tutto è da buttare!

Sezione: Editoriali / Data: Gio 18 marzo 2021 alle 10:01
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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