Nemmeno il Sassuolo dei miracoli e dei record è riuscito a raddrizzare una gara storta. E d'altronde, a Pisa, a pochi passi dalla meravigliosa Piazza dei Miracoli e dalla Torre dove la maggior parte dei visitatori fa a gara per le foto più stupide dell'anno giocando con la prospettiva invece di ammirare uno dei capolavori dell'arte mondiale, in un ventilato lunch match che ha aperto la 19esima giornata di Serie B la squadra di Fabio Grosso non ha smaltito la 'sbornia' delle feste e forse si è presentata alla Cetilar Arena con la pancia piena, affrontando un avversario che di fame ne aveva davvero tanta e con la partita giusta - per utilizzare una delle terminologie care al mister neroverde - ha portato a casa con merito la partita, cambiando piano gara dopo i primi 20-25 minuti.

Eppure il Sassuolo non aveva sbagliato approccio, non aveva cominciato male la gara, pur senza creare grandissimi pericoli alla porta di Semper che, come Moldovan, non si è dovuto sporcare molto le mani a parte l'occasione di Boloca sùbito dopo l'1-0 di Tramoni ma ha raccolto per tre volte la palla dal sacco, come mai aveva fatto nel corso di questo campionato. Sin qui 12 partite praticamente impeccabili e da grande portiere per il rumeno che ieri, come tutti i suoi compagni, ha sbagliato la gara e per me ha sbagliato i tempi dell'uscita sul primo gol, oltre a esser stato anche sfortunato in occasione del terzo gol. Capita e magari capiterà ancora, errare humanum est, ma resta uno dei grandi acquisti di quest'anno.

Hanno scatenato polemiche i miei voti post-gara. Io non ho ritenuto la prova di nessun neroverde che ha cominciato la gara da 6, nemmeno Pierini che ha fatto gol (perché devo dargli 6 per il gol se la prestazione è stata negativa?), io guardo la prestazione e ho dimostrato in tanti altri casi che non mi fermo solo al risultato. Come dico sempre, le pagelle sono opinabili, perché sono davvero soggette a soggettività e a volte uno assegna un 6 a un giocatore e un altro 7,5 (è successo) ma c'è modo e modo di criticare: dire cambia mestiere, accusarmi di avercela con Moldovan (ma perché poi?) o addirittura chiedere alla stampa di fare un bagno di umiltà è andare oltre. Gli scambi di opinione mi fanno piacere, penso che aiutino a crescere, dopo il 6,5 dato al portiere neroverde post-Frosinone mi è stato consigliato di andare a rivedere le sue due parate perché Horatiu meritava 7,5 e non 6,5 (voto poi assegnato da tutta la stampa nazionale) e pensate che io sono andato davvero a rivedere le immagini, le ho viste e riviste, ma la prima parata era talmente bella, difficile e spettacolare che non è finita nemmeno negli highlights! Ecco, la critica costruttiva va benissimo, se si va oltre però non va bene. E, a mio giudizio, in questo caso si è andati oltre. Poi tranquilli, che un po' mi sono rotto il cazzo di determinate cose che accadono nel mondo del calcio (non mi riferisco a questi episodi) e magari mestiere lo cambierò davvero...

Mi scuso per essermi dilungato in faccende personali. Tornando però alla partita e ai neroverdi, ci sono tre aspetti che preoccupano o che comunque risuonano come campanello senza ovviamente far drammi perché basterà una vittoria domenica contro il Cosenza per catalogare il ko di Pisa come "incidente di percorso". La prima è l'assenza di Romagna. Filippo si è fatto male con la Reggiana, con il Sassuolo che aveva chiuso la sua quarta gara consecutiva con un clean sheet, e da quel momento ha sempre incassato almeno un gol nelle quattro gare successive: una rete con Sampdoria, Frosinone e Palermo, tre con il Pisa. Romagna aveva saltato anche altre due partite, con Brescia e Juve Stabia, entrambe finite con 2 reti incassate che portano il totale a 10 gol presi in 6 partite. La media è alta. E se è vero che un solo giocatore non sposta gli equilibri, è altrettanto vero che l'assenza di Romagna si sta facendo sentire.

Il secondo aspetto che preoccupa riguarda quel problema atavico che proprio fatica ad andare via e che forse fa parte del Dna del Sassuolo. Grosso sta provando a cambiarlo e sin qui non si era mai vista una squadra disattenta ma soprattutto con poca umiltà e con molta supponenza. A Pisa quei vecchi difetti sono tornati alla luce. Lo ha detto anche Lovato: non basta fare il gioco bello per vincere le partite, bisogna sporcarsi le mani. Il Sassuolo prima di Pisa lo aveva capito e ora dopo il ko deve resettare e tornare allo stato precedente, proprio come accade quando si formatta un pc.

Infine, alla fine del girone d'andata, è tempo di bilanci. Questo Sassuolo ha dimostrato di meritare il primo posto, lo dico a scanso di equivoci. C'è però un dato particolare e significativo che emerge. Se andiamo a guardare la classifica, i neroverdi hanno vinto solo una gara con le prime 6. È singolare, soprattutto se si pensa ai 7 successi consecutivi, alle 14 gare da imbattuti, e ai grandi numeri neroverdi, ma il Sassuolo negli scontri diretti con Pisa e Spezia ha ottenuto un solo punto, pareggiando con i liguri e perdendo con i toscani, ha perso con la Cremonese con un'altra batosta, ha pareggiato con la Juve Stabia e ha vinto solo con il Cesena. Strano.

Sezione: Editoriali / Data: Ven 27 dicembre 2024 alle 19:36
Autore: Antonio Parrotto
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