"Salutate la capolista!". I tifosi del Sassuolo, finalmente, lo hanno potuto cantare guardando Hellas Verona-Sasol da casa, almeno per 4-5 ore, fino al triplice fischio finale di Napoli-Milan che ha riportato i rossoneri al primo posto e il Sassuolo al secondo posto. Una trasferta insidiosa quella di Verona, con la squadra di Juric che gioca un calcio molto particolare capace di mettere in difficoltà ogni avversario. Anche il Sassuolo è andato in difficoltà ma, da grande squadra, ha saputo soffrire. Questa la grande differenza col passato. In altre occasioni i neroverdi andavano a 100 all'ora quasi infischiandosene dell'avversario. Avanti sempre e comunque senza cambiare. Ora il Sassuolo è cambiato, ha saputo cambiare, si è saputo adattare anche mister De Zerbi ha seguito i nostri (degli osservatori in generale) consigli.

Lo scorso anno ci si lamentava della discontinuità di formazione, soprattutto in mezzo alla difesa, mentre quest'anno le indicazioni dopo le prime 8 giornate appaiono sempre più chiare: si parte dalla coppia Chiriches (impeccabile ieri)-Ferrari. Inoltre anche l'allenatore ha raggiunto la sua piena maturità, modificando l'atteggiamento della sua squadra a seconda dell'avversario che ha di fronte. Non abbiamo la controprova ma la sensazione è che il Sassuolo dello scorso anno non avrebbe portato a casa 7 punti dalle sfide contro Napoli, Udinese ed Hellas Verona, 'addirittura' senza subire gol nelle tre gare in questione, dunque con 3 clean sheet consecutivi.

Qualcosa è cambiato. Dal post lockdown i neroverdi hanno ottenuto 37 punti, piazzandosi al quinto posto complessivo, 3 in meno dell'Inter, 13 in meno del Milan primo. La squadra è più consapevole, ora crede maggiormente nella propria forza. La squadra di De Zerbi, per la prima volta nella sua storia, ha vinto 4 trasferte di fila in serie A e mai era partita meglio in Serie A: imbattibilità dopo 8 giornate e 18 punti in classifica. Ma per favore, non parliamo di Scudetto e di Leicester!

Sezione: Editoriali / Data: Lun 23 novembre 2020 alle 18:00
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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