"Voglio trovare un senso a tante cose, anche se tante cose un senso non ce l'han". Forse questa frase di Vasco Rossi poteva spiegare bene il calciomercato Sassuolo di gennaio 2024/2025 quando furono sbagliate alcune scelte e - per il sottoscritto - fu sottovalutata la situazione andando a ingaggiare i soli Josh Doig e Marash Kumbulla. Ma inutile piangere su retrocessione versata, quello che avevo da dire sulla questione l'ho già detto ma il confronto tra quanto accaduto nel mercato di riparazione di un anno fa - che non ha riparato nulla ma se possibile ha ingigantito ancora di più i problemi, e quanto accaduto quest'anno dove, forse, non c'era nulla o c'era poco da riparare - serve anche per capire cosa è cambiato, categoria e uomini mercato a parte.

Dagli errori si impara ed evidentemente la società ha fatto tesoro perché davvero quest'anno è andata oltre. Grande segnale da parte del club con cinque acquisti, di cui tre arrivati all'ultimo giorno, con un investimento importante per l'attaccante (circa 4 milioni per Skjellerup), tre giocatori d'esperienza e italiani che conoscono la categoria molto bene (il difensore Kevin Bonifazi, il centrocampista Luca Mazzitelli e l'esterno/trequartista Simone Verdi) e un difensore mancino classe 2002 che ha iniziato la stagione a Salerno (Tijs Velthuis) e che va a rimpolpare la linea difensiva andando a rinforzare una squadra che è prima e che sta dominando la scena in B. Ecco, paradossalmente, forse la società ha fatto troppo.

Servivano tutti questi colpi vista l'abbondanza in rosa? Lo sanno solo i dirigenti e mister Grosso, evidentemente hanno ritenuto di sì. A volte "il troppo stroppia", andare ad alterare gli equilibri di un gruppo che sta facendo ottime cose in termini di risultati può essere controproducente, speriamo non sia questo il caso. Di fatto però, non si può rimproverare nulla al Sassuolo. Anzi. Se andiamo a fare il paragone con chi è uscito e con chi è arrivato, l'upgrade, almeno sulla carta, è palese. Via tanti giovani di belle speranze e poco utilizzati (Miranda, Antiste, Kumi, Caligara anche se non più giovanissimo, Russo) e D'Andrea e dentro tanti giocatori già fatti e finiti, con un paio di tasselli da 'sgrezzare' (Skjellerup e Velthuis). E, soprattutto, la cosa più importante: tutti i big sono rimasti. Il primo e più importante colpo di mercato è stato indubbiamente questo!

Avevamo fatto l'acquolina in bocca per l'ingaggio di Antonio Palumbo, uno dei top di categoria. Strapparlo ai cuginetti del Modena nelle ultime ore del mercato sarebbe stato un bel regalo, la classica ciliegina sulla torta ma la torta è stata più che imbandita a dovere tra giugno e gennaio. Il Sassuolo era pronto a fare un investimento importante ma, ovviamente, non voleva strapagarlo. Si è scelto di non forzare la mano, puntando sull'esperienza di Mazzitelli e Verdi che sono scesi di categoria per mettersi in gioco in neroverde. Due elementi di qualità che hanno giocato poco a Como ma che possono ritagliarsi uno spazio importante e che aggiungono ulteriore pericolosità sui piazzati. Mazzitelli, in particolare, è un colpo di spessore per quanto ha fatto vedere l'anno scorso a febbraio, è cresciuto molto rispetto a 5 anni fa, quando andò via da Sassuolo. È arrivato a Sassuolo nuovamente a gennaio, stavolta si è tenuto alla larga dai cinema, il telefonino lo ha tenuto acceso. Verdi calcia da Dio sia di destro che di sinistro, averlo come riserva in B è un lusso che forse solo il Sassuolo può concedersi. Bonifazi è un buon difensore, viene da un periodo di inattività causa infortuni, ma unito ai vari Romagna, Muharemovic, Odenthal, Lovato (e l'altro nuovo arrivato Velthuis) offre ampie soluzioni a Grosso che potrebbe anche adottare la difesa a 3 all'occorrenza o potrebbe giocare con Bonifazi terzino destro per dare maggiore copertura in alcune gare o in alcuni momenti delle gare (lo ha già fatto in passato). Skjellerup aggiunge centimetri e fisicità, caratteristiche che mancavano, ma gli va dato tempo perché arriva da un campionato diverso.

Insomma, la rosa è ampia, il ventaglio di soluzioni soffia un vento notevole e variegato. Ora tocca a mister Fabio Grosso e alla squadra trasformare tutte queste chiacchiere da bar in fatti, continuando con i risultati ottenuti per ottenere il traguardo sperato. Si riparte già sabato da Mantova, con una rosa rinforzata e questo, inevitabilmente, un pizzico di pressione in più lo aggiunge. Sì, anche al Sassuolo. È il calcio, baby!

Sassuolo, bene così: voto 7,5!

Sezione: Editoriali / Data: Mar 04 febbraio 2025 alle 14:43
Autore: Antonio Parrotto
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