Serviva un difensore centrale di personalità ed esperienza al Sassuolo ed è arrivato Kumbulla, classe 2000, che ha giocato nella Roma e ha accumulato anche esperienza europea ed è arrivato con l'inedita formula del prestito secco, per di più in fase di recupero da un lungo infortunio (era rientrato a fine dicembre dopo il crociato, poi nuovo stop per un problema muscolare). Servivano due terzini di piede mancino o uno in caso di conferma di Vina ma è partito l'uruguaiano ed è arrivato il solo Doig, dunque Dionisi dovrà fare di necessità virtù chiudere l'anno con una squadra 'storta' con 3 terzini destri a disposizione e uno solo di piede mancino. Serviva un centrocampista fisico ma il club ha scelto di fare affidamento sul ritorno di Obiang, dunque Dionisi dovrà arrangiarsi almeno fino al ritorno di Pedro. Serviva almeno un jolly offensivo per aumentare il livello di competitività all'interno della squadra e ad alzarne il tasso tecnico ma Defrel, fuori dai piani del club, ha rifiutato il Granada e il classe 2004 Djukanovic, giocatore scelto dal club per rimpiazzare Greg, non è arrivato, dunque Dionisi, anche in questo caso, dovrà arrangiarsi con gli elementi a disposizione e che nella prima parte del campionato hanno fatto fatica.

Servivano diverse cose a un Sassuolo che doveva correre ai ripari durante il calciomercato Sassuolo di gennaio, detto anche mercato di riparazione, ma forse un po' per orgoglio e un po' per i noti problemi legati all'indice di liquidità, i neroverdi hanno scelto di andare a riparare la macchina al discount delle occasioni, sperando di tirare fuori (ancora una volta) dal cilindro (allusione voluta) l'ennesima magia. Ci mancava giusto un 3x2 ma il problema di fondo è il presupposto iniziale: questa squadra andava profondamente rinforzata o la rosa è già competitiva e forte così?

Per il sottoscritto la rosa non è da ultimi tre posti ma questa squadra necessitava di ulteriori nuovi innesti (non solo giovani), per i dirigenti no. Ecco, se si parte da questo presupposto allora tutto il discorso non regge, non sta in piedi. E il Sassuolo, secondo l'umile parere di me medesimo, ha scelto di stare in piedi sul filo del rasoio, dove l'equilibrio è davvero sottile e se sbagli a mettere le punte...ti tagli. Tutti speriamo che questo non avvenga, ma non si può nascondere una certa delusione per un mercato che avrebbe potuto portare elementi più di impatto. Perché poi il discorso sui giovani è giustissimo. Il Sassuolo quest'anno ha intrapreso quella strada, investendo su giovani e giovanissimi, ma senza una guida affidabile anche il giovane più talentuoso rischia di perdere la rotta.

Un mercato sulla carta non sufficiente quello del Sassuolo ma, ripeto, se si parte dal presupposto di avere una rosa forte ("L'idea è quella di essersi rinforzati consapevoli di avere una squadra che era già stata costruita bene dall'inizio" le parole dell'a.d. in esclusiva ai nostri microfoni) e dunque che non necessiti di molti rinforzi, allora vale tutto e non vale niente. Forse, un bagno d'umiltà (ma anche uno a Lourdes per non rischiare troppo in vista della seconda parte di stagione), una piccola e 'timida' ammissione di colpe, avrebbero giovato. Così non è stato e allora la speranza è che alla fine, ancora una volta, abbia ragione chi ritene questa squadra all'altezza della situazione. Ma il voto a questo mercato non può essere superiore a 5. A scuola bastava, perché il 5 passava a 6 e così si 'salvava' l'anno...

Sezione: Editoriali / Data: Ven 02 febbraio 2024 alle 13:15
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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