Che sarebbe stata una trasferta difficile lo si sapeva...da anni! Il Sassuolo ha sempre fatto fatica contro l'Udinese, il Sassuolo di mister De Zerbi ancor di più. Il tecnico proprio non riesce a trovare la chiave per sfondare l'arcigna retroguardia dei friulani. Una questione di testa? La squadra parte già battuta e poco convinta di riuscire a superare le difficoltà? Di sicuro nel 2021 qualcosa si è inceppato. Dopo una chiusura di 2020 straordinaria, con il Sassuolo addirittura in lotta per un posto Champions, i neroverdi hanno pian piano perso posizioni e ora sono noni ma il rischio dello scoramento è dietro l'angolo. I neroverdi rischiano di andare in vacanza con 3 mesi d'anticipo.

Roberto De Zerbi, chiaramente, farà di tutto per evitare che questo accade ma dovrà lavorare soprattutto sulla testa. "Rischiamo un campionato anonimo" ha tuonato ieri Andrea Consigli. E il rischio è proprio questo. Come abbiamo detto più volte però, arrivare ottavi, ma anche noni o decimi, sarebbe comunque un risultato straordinario per il Sassuolo ma non veniteci a dire che non avete creduto almeno per un attimo di poter lottare per entrare in Europa. Non veniteci a dire che arrivare noni, decimi o 'addirittura' nella parte destra della classifica, dopo quanto fatto nella seconda parte del 2020 non vi lascerebbe l'amaro in bocca ("con in bocca un gusto amaro che fa schifo" canta Vasco Rossi in Fegato, fegato spappolato). Ecco, la sensazione è proprio quella. E sarebbe proprio quello, di fegato spappolato, di mordersi i gomiti per ciò che sarebbe potuto essere e che invece non è stato.

Bisogna voltare pagina perché nel 2021 il Sassuolo ha ottenuto solo 2 vittorie. E sembra essere tornati indietro di 2 anni, al primo anno di De Zerbi, con la squadra che creava (ad eccezione di ieri) ma che non riusciva a concretizzare le occasioni o a blindare il risultato. Il Sassuolo subisce gol da 14 giornate consecutive ma forse questo dato non sorprende. Interrotta la serie record di 14 giornate consecutive in gol (primato regionale storico condiviso con il Parma). Cosa è successo ieri a Udine? Il rischio di essere partiti già battuti, forse, ha inciso. Poi le scelte del mister (sempre facile parlare col senno del poi) hanno fatto il resto. Raspadori contro una difesa blindata con i carrarmati fa una fatica bestia. Non si possono addossare le colpe al giovane Raspa, ovvio, ma si poteva rischiare di più con Caputo? Anche Djuricic, si dice, non era al meglio, così come Rogerio e Muldur.

Il 3-1-5-1 provato dal tecnico non ha dato i suoi frutti. Udinese compatta dietro e grande addensamento di uomini sulla trequarti, creando quasi una sorta di tappo che ha favorito il gioco della squadra di Gotti, con i due terzini a provare a dare ampiezza ma nessuno, come 'rimproverato' da De Zerbi, a parte Berardi, si è preso un qualche tipo di responsabilità sulla trequarti. Ecco, forse aver intasato maggiormente, con 5 uomini, quella zona di campo, ha creato ulteriori problemi? Noi commentiamo le scelte a giochi fatti, non prendiamo le decisioni prima e questa è una grande differenza ma qualcuno questo sporco lavoro dovrà pur farlo. Indipendentemente da uomini e moduli però, la squadra, che ha provato anche in alcune circostanze a velocizzare il gioco con alcuni passaggi di prima, è mancata soprattutto nell'aspetto mentale. Qualcuno è già in vacanza e inizia a pensare a cosa farà l'anno prossimo? Non lo sappiamo. Di sicuro, così non va. L'Europa è stato un bel viaggio mentale da fare in questi mesi e resterà un bel ricordo. Ora però non bisogna buttare al vento quanto di buono fatto sin qui. E non solo nel 2020 ma in questi 2 anni e mezzo di Sassuolo DeZerbiano.

Sezione: Editoriali / Data: Dom 07 marzo 2021 alle 12:15
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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