"Quelli bravi dicono che conta solo il risultato e ci accodiamo a questa valutazione anche se non siamo d'accordo". Parole e musica di mister Roberto De Zerbi. E' vero, alla fine conta il risultato che racconta di una Juventus che se ne esce dal Mapei Stadium con i 3 punti ma, possiamo dirlo, e non per rosicare, ma per fare una corretta valutazione, che se il Sassuolo avesse chiuso il primo tempo in vantaggio per 3-0 o 3-1 probabilmente nessuno avrebbe avuto da ridire. Quella di ieri è una grandissima occasione persa per il Sassuolo. E' vero, di fronte c'era sempre la Juventus, una squadra con tanti campioni, ma forse, quella scesa in campo ieri al Mapei Stadium era la peggior Juve degli ultimi 10 anni. L'occasione per scrivere la storia era ghiotta. C'era voglia di mandare in soffitta la punizione di Sansone quando si parla di Sassuolo-Juve e invece dovremo sorbircela almeno fino all'anno prossimo.

La partita del Sassuolo paradossalmente si può riassumere con la gara di Domenico Berardi. Premessa: non è colpa di Berardi se il Sassuolo ha perso. Lungi da noi addossare la colpa al numero 25 per il ko di ieri. Però ieri Mimmo aveva voglia di spaccare il mondo e, probabilmente spinto da quella voglia di fare, ha fatto 'troppo'. E' un paradosso. Ma il Sassuolo, per certi versi, è stato così e in sostanza lo ha detto anche De Zerbi: troppa frenesia. Idem per Mimmo, che non sbagliava un rigore dal 2019 e si è fatto ipnotizzare da Buffon (onore e merito a un grande campione, per il sottoscritto il più forte giocatore italiano di tutti i tempi, che forse ha giocato la sua ultima gara in Serie A della sua lunga carriera). Appunto al mister: ogni volta che ne inventa una delle sue (nel 2° tempo una sorta di 3-2-4-1 con Chiriches che praticamente diventava un'ala) le cose non vanno benissimo. Pur capendo la bontà delle intenzioni, a volte un pizzico di semplicità in più non guasterebbe.

E adesso? Riprendo ancora una volta le parole del DeZe: "Per come è andata la partita ce ne andiamo con un rammarico, dobbiamo tirare una riga già stasera, preparare Parma e sognare il sorpasso alla Roma". Un ko, quello con la Juve, che non cancella nulla. Resta il tabù bianconero (una sola vittoria in 16 precedenti) ma resta anche la grande prova e la consapevolezza di essere una realtà del campionato. Con l'Europa ancora a portata di mano. Fare i calcoli a due giornate dalla fine è semplice. Il Sassuolo deve battere il Parma, già retrocesso, nel prossimo turno e sperare che la Roma perda nel derby contro la Lazio. I biancocelesti giocheranno poi con il Torino nel recupero e i neroverdi devono sperare in una non vittoria laziale, per non alimentare le già residue speranze di una qualificazione alla Champions perché all'ultima giornata c'è Sassuolo-Lazio, con il Sasol che, vincendo (se tutto quello appena raccontato si verificasse), avrebbe poi la garanzia del settimo posto e dell'accesso alla Conference League, indipendentemente dal risultato della Roma, impegnata con lo Spezia che potrebbe essere già salvo ma che potrebbe aver bisogno di punti salvezza. Questa la tabella e le speranze europee del Sassuolo, prima del saluto a Roberto De Zerbi dopo 3 anni splendidi. Comunque vada.

Sezione: Editoriali / Data: Gio 13 maggio 2021 alle 15:01
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
vedi letture
Print