Una mazzata a ciel sereno per i 20 club di Serie A: il Decreto Crescita e tutti gli sgravi fiscali che si portava dietro non stanno per abbandonare il calcio italiano! Stando infatti a quanto filtra da ambienti vicini al Governo, non ci sarà il prolungamento fino a febbraio, richiesto all'unanimità dalle società, con conseguenti danni in vista del mercato di gennaio (e vedremo se ci saranno ricadute anche sul Sassuolo). La misura contenuta nella prima bozza del Milleproroghe che prolungava fino al prossimo febbraio le agevolazioni fiscali per i calciatori e gli sportivi in generale sarebbe infatti saltata.

Non si è fatta attendere la risposta della Lega Serie A: "Lega serie a A prende atto con stupore e preoccupazione delle indiscrezioni di stampa circolate in serata relativamente alla decisione che il Consiglio dei Ministri avrebbe preso di non approvare alcuna proroga del regime fiscale speciale per gli impatriati lavoratori sportivi. Tale decisione, se confermata, avrà quale unico risultato un esito diametralmente opposto a quello perseguito. La mancata proroga, come anche illustrato in maniera puntuale e dettagliata in una nota inviata al Governo nei giorni scorsi, produrrà infatti minore competitività delle squadre, con conseguente riduzione dei ricavi, minori risorse da destinare ai vivai, minore indotto e dunque anche minor gettito per l’erario. Dal momento che la proposta di proroga aveva ottenuto il via libera tecnico per essere presentata in Consiglio dei Ministri, il fatto che alla fine sarebbe stata esclusa lascia supporre che sia prevalsa per l’ennesima volta una visione del calcio professionistico distorta e viziata da luoghi comuni fallaci: una visione che purtroppo non tiene conto dello straordinario ruolo economico, oltre che sociale e culturale, che ricopre questo comparto industriale in Italia. Qualora l’esito del Consiglio dei Ministri venisse confermato, la Serie A auspica che il Parlamento possa correggere questo errore che danneggia non solo il calcio italiano, ma tutto lo sport e il suo considerevole indotto".

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Tra le prime reazioni anche quella di Claudio Lotito, presidente della Lazio ma anche Senatore: "Bella e grande fesseria che è stata fatta - ha detto a notizie.com - vedranno che cavolo di errore è stato fatto, non va bene così anche perché lo Stato non incassa i soldi, se tu hai uno straniero che paga le tasse in Italia sarà meglio di uno che non viene e non le paga no? Voglio vedere chi viene adesso, grande idea..In questo modo il nostro campionato perderà di competitività – ha spiegato Lotito a Notizie.com -, l’anno scorso ci sono state tre squadre in tutte e tre le finali europee, adesso voglio vedere che succederà, vorrà dire che le prossime squadre che andranno in Champions le indicherà l’Aic (Associazione italiana calciatori), sono loro che hanno fatto di tutto per farla soccombere, bravi bravi".

Le responsabilità sono del Ministro dello Sport Abodi? "A me risulta che il ministro Abodi abbia portato lui due mesi di proroga, ma sono saltati anche quelli. Se sono amareggiato? Mah, le cose che non seguo io, vanno in un certo modo, e nel caso specifico, giuro, non conosco i fatti, vedremo...".

La chiosa del Senatore è ancora più pungente: "Problemi con la Lazio? Assolutamente no, la Lazio ha i suoi contratti, ma non è tanto quello il tema, il vero problema è che alcune società questo tipo di situazione le va a distruggere e in mezzo ci sono grandi club come il Milan, la Juve e anche la Roma. Dovete tener presente una cosa: che il campionato perederà di competitività adesso, sicuro. Ci faranno vedere cosa riusciranno a fare chi era contrario a questa cosa. L’Aic era contraria, ad esempio, ha detto delle cose talmente infondate e fuori da ogni logica, tipo che questo decreto mina la crescita dei vivai italiani, ma che porti quelli di 14 anni in prima squadra? Ma per favore, ancora con queste scemenze. Preistoria? Si, nel calcio lo sono ma stanno ancora lì... vedremo".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Ven 29 dicembre 2023 alle 11:25
Autore: Sarah G. Comotto
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