È uscita “Sassuolo, La Rinascita”: La miniserie per celebrare il ritorno dei neroverdi in Serie A, dopo solo un anno dalla retrocessione, è disponibile da oggi gratuitamente sull’app DAZN. SassuoloNews.net ha trascritto per voi tutte le dichiarazioni dei protagonisti del racconto suddiviso in 5 puntate che ripercorre il cammino trionfale dei neroverdi nel campionato di Serie BKT. Spazio a Domenico Berardi.

L'attaccante del Sassuolo ha raccontato innanzitutto l'infortunio accusato a Verona lo scorso anni che per tanti è stato l'inizio della fine per i neroverdi: "Non ero al 100% ma ci tenevo a dare una mano alla squadra, ho fatto il massimo per giocare, poi...L'abbiamo visto tutti, mi sono fatto male su un momento particolare della stagione, da lì in poi il Sassuolo è entrato in un tunnel ed è stata anche una stagione sfortunata dopo il mio infortunio. La retrocessione è stata brutta da digerire perché non poter dare una mano alla squadra e vederla da casa sdraiato sul divano mi ha fatto male".

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Poi Mimmo ha parlato del ritorno nel match con il Cittadella: "Grosso ha ricreato quel gruppo che si era perso l'anno scorso. Io ero in panchina con il Cittadella, non vedovo l'ora di ricalpestare l'erba, come fossi un bambino che inizia a dare i primi calci a un pallone, avevo la stessa voglia da quando ho iniziato a fare questo mestiere. Aspettavo quella famosa lavagnetta con il numero 10 che subentra e ricalpesta quel prato verde. Prima giocata che ho fatto è stato stop e cambio gioco e da lì ho capito che Berardi è tornato".

Il primo gol su rigore con il Mantova in casa e quell'esultanza liberatoria: "Il rigore col Mantova, sono andato sul dischetto, non vedevo l'ora di tornare al gol e per me è stata una liberazione, di fatti sono andato a esultare sotto la curva, mi scappa qualche lacrima e mi libero da tutto quello che ho passato nei mesi precedenti, era un misto tra emozione e ritornare a fare gol. È vero che quest'anno ho fatto tanti assist ma la cosa che mi piace di più è quando la rete si muove e faccio gol".

Berardi ha parlato anche dei suoi compagni: "Laurienté? Ha fatto un campionato strepitoso, ha segnato 18 gol, e secondo me anche lui come me, avevamo un conto in sospeso. Ha fatto un campionato pazzesco sotto tutti i punti di vista. Mi arriva palla, la stoppo e lui inizia a chiamarmi la palla e solo con la voce perché non l'ho visto inizialmente, lui continua a chiamarmela e allora ho detto 'gliela devo dare'. Thorstvedt? Abbiamo perso un bel pezzo da 90, giocava tutte le partite da titolare".

Infine spazio ai tifosi e alla festa promozione: "I tifosi ci hanno incitato anche nei momenti difficili, non siamo partiti benissimo all'inizio. Dopo la promozione dal divano abbiamo attivato Face Time, ci siamo chiamati sul gruppo, abbiamo festeggiato. Parti dalle cose più brutte che hai passato e arrivi magari a pensare alle cose più belle che hai fatto durante la stagione. Durante i festeggiamenti abbiamo dato la coppa a Muharemovic e Volpato, la coppa è sparita, e l'abbiamo ritrovata il giorno dopo nello spogliatoio e noi non siamo riusciti nemmeno a fare una foto con la coppa. Questa è stata la stagione del riscatto per tutti noi, molti di noi che son rimasti ci tenevano a riportare il Sassuolo in Serie A. La dedica di questo campionato la vorrei fare anche a Giorgio Squinzi e ad Adriana Spazzoli perché son convinto che da lassù vedermi alzare la coppa li avrà resi orgogliosi"

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Sezione: News / Data: Ven 20 giugno 2025 alle 15:17
Autore: Sarah G. Comotto
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