È uscita “Sassuolo, La Rinascita”: La miniserie per celebrare il ritorno dei neroverdi in Serie A, dopo solo un anno dalla retrocessione, è disponibile da oggi gratuitamente sull’app DAZN. SassuoloNews.net ha trascritto per voi tutte le dichiarazioni dei protagonisti del racconto suddiviso in 5 puntate che ripercorre il cammino trionfale dei neroverdi nel campionato di Serie BKT. Si parte da mister Fabio Grosso.

L'allenatore del Sassuolo ha raccontato innanzitutto l'amarezza post-retrocessione e i contatti che c'erano stati già l'anno scorso dopo l'esonero di Alessio Dionisi: "Carnevali lo avevo già sentito in passato. Era allettante subentrare ed allenare questa squadra anche nell'annata precedente tra tante difficoltà, a me piace fare le cose nei tempi giusti e non pensavo fosse il momento giusto. Avevo detto che mi sarebbe piaciuto ripartire con questo club nel caso in cui le cose non fossero andate bene.".

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Poi sulla partenza in Serie B: "Avere il formicolio, le farfalle nello stomaco, è la base, è il fuoco che ti deve accompagnare in ogni cosa. In partenza le difficoltà erano tante, siamo partiti che eravamo un numero molto elevato e l'altro giorno ricordavamo che abbiamo fatto anche 4 allenamenti in un giorno dividendo i gruppi. Siamo un gruppo di ragazzi che inizia un lavoro insieme e poi c'è differenza tra un gruppo e una squadra perché la squadra ha un obiettivo chiaro e comune con dei valori che devono fare da filo conduttore perché sono quelli che ti sostengono durante la stagione. Dopo la Cremonese mi torna in mente il post-gara dove trovo teste basse, ragazzi delusi, tristi e invece non deve essere così. Io invece mi sono sentito di dire delle cose, di solito non lo faccio, ho detto qualcuno di voi in questo sport ha sempre vinto? Avete vinto tutte le partite? A qualcuno di voi è stato detto che tutte le partite vanno vinte 4-5-6 a 0? Non è questo lo spogliatoio in cui dobbiamo stare ma non esiste uno spogliatoio in cui si fanno le cose che ho appena detto ma mettiamoci dentro tutto quello che abbiamo fare quando le cose non vanno bene vuol dire che gli avversari son stati più bravi".

Il ko con il Pisa è stato amaro ma subito dopo è arrivata la vittoria in rimonta con il Cosenza: "Subito dopo Pisa abbiamo la gara con il Cosenza e tutti si aspettano che vinci facile e invece in questo campionato di facile non c'è niente. La legnata di Pisa si fa sentire perché non siamo sciolti come al solito. Avevo un cambio da fare e ho messo dentro Lipani che stava facendo bene, è un ragazzo con qualità e con inserimento, e in una situazione così bloccata ci poteva dare una grande mano e così è stato".

Sui singoli ha aggiunto: "Laurienté? Mi asciugo il sudore (ride, ndr). Ho scoperto un ragazzo intelligente che sa da dove viene e sa da dove andare. Non ho mai sottolineato di essere secondi e di non essere primi, ho sempre sottolineato la cosa di provare ad aggrappare la squadra che sta su senza farci superare da chi sta dietro e quindi in ogni gara cercare di farsi stimolare da questo obiettivo. I dettagli determinano i risultati delle partite e anche in un campionato in cui fai le cose fatte bene se tralasci qualche dettaglio poi lasci dei punti importanti e quindi la sconfitta di Pisa all'andata ci è servita per rimetterci in carreggiata. Obiang e Romagna sono stati importantissimi per noi perché avevano alle spalle tanti momenti di difficoltà nella loro carriera e quando sei in grado di superarli ne esci fortificato. Da gruppo ti devi consolidare per diventare squadre, devi saper mettere all'interno di un bagaglio comune che poi tutti possono usare le tue doti più belle. Thorstvedt? Perdere lui dopo quella partita è stato un doppio segnale di difficoltà, è un ragazzo di grandi qualità. Ci ha dato una grandissima mano ma dopo la sconfitta di Spezia il gruppo si è ricompattato come ha sempre fatto".

Il ritorno col Pisa è stato fondamentale: "Una partita attesissima, una partita vera, dove a non tante giornate dalla fine puoi allontanare la concorrente diretta. Io non alzo molto i toni in queste partite, ho ragazzi intelligenti, sanno che la posta in palio è alta e ho detto loro di provare semplicemente a mettere in campo la nostra qualità".

Il derby col Modena ha fatto esplodere la gioia: "Ogni tanto scrivo qualche messaggio sulla lavagna e quel giorno penso di aver scritto 'o noi o loro'. E quando torno trovo una frase scritta da Domenico che è questa la giornata che aspettavamo e che dovevamo mettere del nostro meglio per raccogliere quello che avevamo seminato. Nella festa dopo Modena anche lì arrivo in un secondo momento, quando si erano affievoliti dopo aver festeggiato tanto, e in quel momento li tiro su perché avevo pensato e sentito che avevamo messo su un mattoncino pesante finendo con 'non è ancora fatta' rimettiamoci in carreggiata ma abbiamo messo un bel mattone".

Poi sulla festa promozione: "Quando ho visto lo Spezia vincere 2-0 a Mantova avevo la curiosità di continuare a guardarla, conoscevo le due squadre, sapevo che bastava poco per riaprirla e a mezz'ora dalla fine ci siamo rimessi a guardarla. Poi ti metti a guardarla con l'adrenalina, poi arriva anche il secondo e dici, mi sa che ci siamo. È stata una bellissima emozione, l'ho condivisa con la mia famiglia ed è stato grande, sarebbe stato bello farlo anche con la squadra ma è stato emozionante farlo con la mia famiglia. Torni indietro e guardi a tutte le rinunce, è fatta ma non è banale quel momento. A chi la dedichi? (Si commuove pensando al padre recentemente scomparso, ndr). Per me è stata un'annata difficilissima, stupenda dal punto di vista professionale e difficilissima dal punto di vista personale".

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Sezione: News / Data: Ven 20 giugno 2025 alle 13:53
Autore: Sarah G. Comotto
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