Il Sassuolo Primavera vola ma non è l'unica formazione giovanile neroverde nei primi posti della classifica. Di questo e molto altro abbiamo parlato con Francesco Palmieri, responsabile del settore giovanile del Sassuolo, che ormai da anni svolge un grandissimo lavoro con i giovani talenti che indossano la maglia neroverde. Sono tanti i giovani cresciuti e che oggi giocano nei professionisti scoperti e svezzati dal direttore Palmieri. Il suo lavoro, e non lo diciamo per piaggeria, è sotto gli occhi di tutti. Ecco le parole del direttore Francesco Palmieri in esclusiva ai microfoni di SassuoloNews.net.

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La Primavera ha chiuso l’anno nel migliore dei modi ed ha una bellissima classifica. C’è stato un inizio non semplice, poi Bigica ha trovato la quadra. Quanta soddisfazione c’è e dove può arrivare questa squadra?
"Ha chiuso l'anno nella maniera migliore, facendo un'ottima prestazione. Una squadra che è cresciuta tantissimo, si vede il lavoro di Bigica e del suo staff. Si vede la mano di Emiliano dopo un avvio veramente difficile. E' una squadra che anche all'inizio ha espresso delle buone cose, non è stata fortunata. E adesso, a parte la qualità, sembra una squadra. Ha idee, voglia, determinazione e soprattutto sta crescendo e sta facendo ottime cose".

Secondo me la svolta è coincisa con l’ingresso di Samele, un’altra sua scommessa che è stata vinta, che ha dato un altro peso al gioco e all’attacco. Ci racconta qualcosa di più su questo ragazzo?
"Quando ci siamo accorti, dopo Firenze, perché abbiamo fatto veramente un primo tempo pessimo sotto l'aspetto del gioco di squadra. Dopo quella partita è stata una squadra che ha sempre cercato di mettere in mostra il potenziale, perché questa è una squadra che ha potenziale. Samele? Ha delle caratteristiche di un certo tipo e siamo felici di averlo. E' un valore aggiunto importante. Un bravissimo ragazzo come gli altri. E in più fa gol e chi fa gol determina sempre. Se non lo prendi finisce 0-0, se fai gol finisce 1-0. Samele è importante come ce ne sono tanti altri. Da lui e dai più vecchi mi aspetto di più, sono tutti giocatori importanti che possono dare una mano importante a tutti".

Non è mai simpatico fare nomi ma a noi giornalisti piace farlo, quindi le faccio altri tre nomi: Zacchi, Kumi e Abubakar. Che prospettive vede per questi ragazzi? Quanti margini hanno?
"Sono tre prospetti importanti anche loro, come quelli più vecchi, quelli sono i più giovani, c'è anche un 2004. Sono giovani importanti che spero possano fare un percorso importanti come tanti altri hanno fatto e tanti altri faranno. Fare dei nomi non è bello. Abbiamo una rosa competitiva, buona, e tutti quanti hanno la possibilità di mettersi in mostra".".

Quest’anno la prima squadra ha cambiato guida tecnica, è arrivato mister Dionisi. Quanta attenzione dà ai giovani del settore giovanile? Qual è il vostro rapporto? Lo vede coinvolto anche nella crescita dei giovani?
"Abbiamo un ottimo rapporto con Alessio, è un bravissimo allenatore e un grandissimo ragazzo. Condivido qualsiasi cosa. C'è sempre grande attenzione verso i ragazzi delle giovanili".

Volevo chiederle un commento sulle parole di Mourinho che ha definito il campionato Primavera di un livello molto basso e che non aiuta a formare i giovani. Anche Gasperini ha espresso delle critiche simili sui settori giovanili italiani, parlando però della presenza di troppi stranieri. Cosa ne pensa?
"Le parole di Mourinho le ho lette e ho già dato la mia interpretazione: in altri Paesi ci sono le seconde squadre, questo è un campionato U19. Il campionato Primavera negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale. Ci vorrebbe un cuscinetto tra la Primavera e la prima squadra, ci vorrebbe la seconda squadra. Si era parlato tanto in passato ma poi non si è fatto nulla. Gasperini e gli stranieri? Ha ragione, non si può dire il contrario. Anche in prima squadra una volta c'era tre stranieri e ora è così per tutti, hanno aperto le frontiere per tutti e ci si deve abituare. Può essere stata una problematica ma purtroppo la realtà è quella".

Passando all’Under 18 di Cascione. Una stagione sfortunata sin qui. Anche l’Under 17 sta facendo un po’ di fatica. Qual è il suo commento?
"Non direi solo sfortunata, mi aspetto molto di più dall'Under 18 e dall'Under 17. Io mi aspetto molto molto di più, vorrei che si crescesse di più in quelle due annata, siamo indietro rispetto a quello che era il mio pensiero iniziale".

L’Under 16 invece è seconda in classifica. Bene anche l’Under 15, nelle zone alte della classifica. Come giudica queste due annate?
"Una buona stagione. A me interessa vedere la crescita dei ragazzi, a volte in certe annate facciamo confusione ai ragazzi, non gli diamo la possibilità di potersi esprimere al massimo. Lì dobbiamo intervenire, perché quelli che seguono le squadre, devono essere più propensi ad aiutare i ragazzi verso la loro crescita. Il campionato Primavera richiede certi risultati, negli altri campionati dobbiamo formare i ragazzi. U18 e U17 dobbiamo cambiare sicuramente l'andazzo, pensando che stiamo allenando dei giovani, questo deve essere il motivo importante di crescita, per gli allenatori e per i ragazzi".

Chiudiamo con un suo auspicio per il 2022 e con un messaggio d’auguri per i tifosi.
"Mi auguro che questo Covid ci lasci un po' in pace perché adesso si sta ritornando a vedere un po' di spettri ed è dura, solo il pensiero di quello che si è passato e sta tornando, mi preoccupa in maniera incredibile. Siamo tutti sul chi va là e mi auguro che il 2022 ci regali un po' di serenità sotto questo aspetto. Sotto l'aspetto tecnico, posso dire che ho la fortuna di lavorare in un club incredibile, con delle persone incredibile, in una società forte, con una proprietà fortissima, con un amministratore che è un fuoriclasse. Ho la fortuna di lavorare in un contesto che è come se fosse casa mia, sono qui da tanti anni. Mi auguro di continuare a lavorare con la sintonia che ho con tutti quanti. Abbiamo la fortuna di stare in un mondo bellissimo e spero che il Sassuolo continui a far parlare di sé, per quello che stiamo creando, per quello che fa la prima squadra, che è il carro trainante, e che possano crescere tanti ragazzi che si possano affacciare nel calcio che conta, poi se ne vediamo qualcuno in più con la prima squadra siamo molto più felici ma ovviamente ci vuole del tempo. E credere sempre di più nei nostri ragazzi perché c'è un lavoro immenso e io ci tengo a ringraziare tutti i collaboratori per la passione che ci mettono quotidianamente".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 25 dicembre 2021 alle 18:00
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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