Dov'è la vittoria? Il Sassuolo le porgerebbe la chioma ma in questo momento non s'ha da fare. Neroverdi in crisi di risultati: la sconfitta con la Lazio è stata la quarta consecutiva, l'ottava nelle ultime 10 partite. La panchina di mister Dionisi non traballa. La classifica è brutta, perché lo Spezia ha fatto il blitz a Torino e stasera speriamo che la Samp perda, altrimenti i punti di distacco potrebbero diventare 4 e c'è ancora tutto un girone di ritorno da disputare (ma questo può diventare anche un fattore positivo). Nell'analisi, ovviamente, non ci si può fermare solo al risultato ed è vero che, come sottolinea lo stesso allenatore, con la Lazio nel primo tempo i neroverdi avrebbero meritato altro risultato. Lo stesso dicasi per la sfida persa a Firenze una settimana fa con la Fiorentina. E il discorso può essere tranquillamente allargato anche ad altri ko ma il piatto in questo momento piange.

Ci si aspettava un'annata diversa, nonostante gli addii di Scamacca e Raspadori. È vero che il club ha incassato ma ha anche investito, basti pensare che ha speso più di 50 milioni di euro (nemmeno il Torino che ha incassato 50 milioni dalla Juve per Bremer ha speso tanto, nemmeno la Roma), anzi, solo 5 squadre hanno investito di più in tutta la Serie A e tra queste non c'è nemmeno una big come l'Inter, per fare un altro esempio. E le critiche alla proprietà, a proposito, sono fuori dal mondo. A Sassuolo dovrebbe esserci una statua di Giorgio Squinzi e della sua famiglia in ogni angolo della città. E non aggiungo altro.

Nemmeno il ritorno atteso di Domenico Berardi e degli altri infortunati (ieri assenti solo Consigli e Pinamonti) ha dato la necessaria svolta alla formazione emiliana. A preoccupare, non è solo la crisi di risultati ma la produzione offensiva, quindi anche la manovra, non convince al 100%. Anche cambiando centravanti, la squadra fa fatica ad azionarlo. Alvarez ieri ha incontrato le stesse difficoltà riconosciute al bistrattato e bastonato Pinamonti (criticato anche da me, non mi tiro certo indietro) ed è un cattivo segnale. Gli episodi girano a sfavore. Gli infortuni. Ecc, ecc...Il problema è che i segnali negativi iniziano ad essere davvero tanti. Paradossalmente il migliore resta la classifica, nel senso del distacco di 7 punti dalla Sampdoria e la pochezza delle formazioni che in questo momento (sono sempre meno) sono alle spalle del Sassuolo. Però se iniziamo a unire i puntini di tutti i segnali che stanno arrivando quest'anno, beh, il risultato finale...Niente, per fortuna l'enigmografia non è il mio forte. Domenica a Monza bisogna vincere, niente scuse!

Sezione: Editoriali / Data: Lun 16 gennaio 2023 alle 15:38
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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