Ep. 136 - Gioielleria Sassuolo: chi sono, quanto valgono e quali saranno i prossimi

Scacciata la maledizione ottavi di finale di Coppa Italia! Contro il malocchio c'è...mister Dionisi! Un magico anno, tra anni e bassi, per lui a Sassuolo. Con solo 23 panchine neroverdi, il tecnico si è tolto diverse soddisfazioni: la prima storica vittoria in casa della Juventus e poi la prima storica qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia (senza dimenticare ovviamente il successo a San Siro con il Milan, ma qui si parla di prime volte assolute). Il Sassuolo di Dionisi, comunque vada a finire la stagione, è già nel libro dei record neroverdi. Dionisi, con grande modestia, ha reso merito anche alla gestione precedente di Roberto De Zerbi ("C'era una sola partita da fare, se siamo partiti dagli ottavi è merito del Sassuolo precedente che ha chiuso ottavo") ma ovviamente ha incassato i complimenti per aver scacciato la 'maledizione degli ottavi di finale' che affliggeva i neroverdi da 5 anni (per cinque volte il Sassuolo è stato eliminato ai quarti, subendo 2 gol a partita).

Ci aspettavamo un po' più di turnover contro il Cagliari ma Dionisi non ha voluto lasciare nulla al caso: dentro Scamacca, Raspadori, Ferrari ma anche Muldur, Rogerio, il capitano Magnanelli e Kyriakpoulos, dunque un Sassuolo che voleva fare sul serio. E lo ha dimostrato sin da subito. C'era curiosità per vedere la reazione dopo il crollo in casa con il Verona e poi anche per capire l'ambizione del Sassuolo, che conosceva già il prossimo avversario (ci sarà la Juventus ai quarti). Non è stata una partita bellissima, quella con il Cagliari, ma c'era da aspettarselo. Il Sassuolo nel primo tempo ha trovato il gol con Harroui (primo sigillo in neroverde), con un 'inserimento alla Frattesi' e nella ripresa, abbassandosi e provando poi a sfruttare gli spazi, ha concesso poco ai sardi (due gol annullati e qualche sporadica conclusione da lontano) ma ha avuto le occasioni più limpide (la tripla con Defrel-Raspadori-Harroui quella più nitida).

Un Sassuolo però che tutto sommato ha meritato e con il minimo sforzo, come si dice in questi casi, ha ottenuto il massimo. Una nota di merito anche alla tenuta difensiva neroverde, quasi colabrodo in Serie A (i neroverdi incassano gol da 16 gare consecutive in campionato e in totale hanno incassato 37 gol in questo campionato, solo nella loro prima stagione di Serie A avevano subito più reti nelle prime 22 partite di campionato, furono 48 in quel caso). Non può mancare, a proposito di difesa, un commento sul nuovo acquisto Ruan Tressoldi (e bentornato anche a Peluso, ieri all'esordio e oggi ha spento 38 candeline e ovviamente anche al Capitano). Come scritto nelle pagelle, non è certo dall'esordio che si giudica un giocatore. Un esordio che, al sottoscritto, non è piaciuto particolarmente. Pavoletti non è un cliente comodo, ha giocato 451 partite in carriera, ed è molto bravo nei movimenti offensivi. E Ruan li ha sofferti. Il Pavoloso, oltre al gol annullato, ha creato un paio di pericoli nel primo tempo, anticipando sempre Ruan. Il brasiliano, in un altro paio di circostanze, ha saltato anche a vuoto. Era emozionato, lo si è percepito dal primo tocco verso Pegolo, troppo 'timido'. Ma nessuna sentenza ovviamente. Ha ancora tanto tempo per dimostrare tutto il suo potenziale.

Sezione: Editoriali / Data: Gio 20 gennaio 2022 alle 17:30
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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