Solo una settimana fa eravamo qui, su queste pagine, a festeggiare e ad elogiare una vittoria storica contro la Juventus. Dov'è finita quella grinta? Dov'è finita quella voglia di combattere e di sacrificarsi l'uno per l'altro? Probabilmente è rimasta a casa perché in campo, almeno dalle parti dei giocatori neroverdi (in maglia bianca) non si è vista. Una brutta battuta d'arresto che pone definitivamente fine alle già esigue speranze di qualificazione all'Europa (ma non ci credevano davvero in tanti) ma non deve cancellare quanto di buono fatto nel girone di ritorno dal Sassuolo. Sì, perché sono d'accordo con Dionisi: "È la prima partita che il Sassuolo sbaglia in questo girone di ritorno". È vero, perché i neroverdi hanno perso con il Verona ma lì la prestazione, almeno fino all'1-1 che è arrivato a 7 minuti dalla fine, c'è stata. E come già scritto il Sassuolo avrebbe meritato di vincere 2-0 o forse anche 3-0.

Sotto accusa stavolta non solo la prestazione dei giocatori emiliani ma anche alcune scelte di mister Alessio Dionisi, elogiato una settimana fa per il cambio Pinamonti-Defrel, ma stavolta le sue mosse non hanno pagato. "Da oggi dobbiamo ripartire facendo mea culpa. Non tutti riescono a fare punti con la Juventus, non possiamo essere diventati dei somari oggi. Poi ci sta che ti osannano se batti la Juventus e ti attaccano se perdi a Salerno. Ci vorrebbe equilibrio anche nei giudizi" ha detto il mister. Sì, verissimo anche questo, ma è anche vero che se ci sono gli elogi quando le cose vanno bene, bisogna saper accettare le critiche quando le cose non vanno. E con assoluto rispetto allora mi chiedo e mi domando: ma perché non fare giocare Erlic e dare continuità alla coppia Erlic-Ruan Tressoldi che aveva abbassato il muro 6 giorni fa contro la Juve? Sia chiaro, il Sassuolo non ha perso per Ferrari o per l'assenza di Erlic, ma se il croato era al 100%, non mi spiego questa soluzione. Idem la sostituzione Frattesi-Pinamonti al termine del primo tempo. Dionisi l'ha motivata e il ragionamento si può seguire ("Volevo attaccare in 4 e difendermi in 6", di fatto con Frattesi sarebbe stata una squadra più sbilanciata), ma il mister ha tolto dal campo l'unico che sembrava voler dare l'anima e che stava almeno creando qualche grattacapo, al netto della disattenzione sul calcio d'angolo del vantaggio granata.

Tutto questo tenendo sempre presente che da casa, dalla tribuna, dal divano, è tutto più facile. Ma io la penso così, l'ho pensata così prima della gara quando ho visto la formazione, l'ho pensata così a inizio secondo tempo quando ho assistito al cambio. Poi, forse, non sarebbe cambiato nulla, perché il Sassuolo ha proprio faticato ad accendere l'interruttore e dunque anche con Messi e Berardi in campo, per dire, sarebbe tornato a casa con 3 pere in saccoccia! La squadra a tratti sembrava correre a vuoto, a volte quasi ipnotizzata dal possesso palla e dal palleggio della formazione di Sousa che, bisogna ammetterlo, al netto dell’atteggiamento difensivo neroverde troppo passivo e sicuramente rivedibile, ha trovato il secondo gol su un’azione bellissima finalizzata dopo 18 passaggi.

Applausi all'avversario, sono sportivo e bisogna anche dar merito agli altri. Atteggiamento del Sassuolo da rivedere, per usare un eufemismo. Peccato perché i neroverdi sembravano aver imparato la lezione, aver cancellato quei difetti che Dionisi ha più volte rimarcato, ovvero di una squadra leziosa con un atteggiamento ai limiti della presunzione. E invece no, ancora non basta. Ora, Salerno, si spera, potrà essere inserita nella categoria delle 'battute a vuoto' che nel corso di una stagione capitano. Già domenica prossima contro l'Empoli bisogna tornare a giocare da squadra, altrimenti il finale di stagione, anche se la salvezza è già stata raggiunta, diventa in salita.

Chiosa su Consigli e i tifosi della Salernitana. Il portiere neroverde è stato beccato dal primo all'ultimo istante e, nonostante una comprovata esperienza in Serie A (ha eguagliato Pietro Ferraris (469 presenze) al 27° posto nella classifica dei giocatori con più gettoni nel massimo campionato), non è riuscito a distaccarsi da quel clima rovente. Non deve essere facile. Ma ora chi si lamenterà degli errori del portiere neroverde? I tifosi del Verona? I tifosi della Salernitana, che avevano parlato (e anche troppo) dopo il fattaccio del Bentegodi, non diranno più niente? Gli errori, purtroppo, capitano, quando li fa un portiere poi sono più evidenti e quasi sempre letali, essendo l'ultimo baluardo difensivo ma mi unisco allo striscione di una settimana fa: "Spavaldo e fiero, Consigli uno di noi".

Sezione: Editoriali / Data: Dom 23 aprile 2023 alle 11:50
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
vedi letture
Print