Il Sassuolo "ferito" era chiamato a una grande prova d'orgoglio. La bruttissima prova (eufemismo) di Empoli (ops, scusate se torno su una sfida giocata solo 3 giorni fa e non certo 12mila anni fa, anche se questo è un editoriale su Sassuolo-Roma) chiamava 'vendetta', sempre in ambito sportivo, e i neroverdi di Alessio Dionisi sono scesi in campo con la giusta concentrazione, con il giusto spirito e anche con il giusto approccio, affrontando una grande squadra come la Roma quasi ad armi pari (14 occasioni da gol per i neroverdi contro le 10 giallorosse), mettendola in difficoltà con le ottime sponde di Pinamonti a liberare i suoi compagni (15 passaggi riusciti di cui 13 in avanti). Se contro l'Empoli (ri-ops) ho sottolineato le ottime mosse di Zanetti che ha vinto - a mio umile avviso - il duello a distanza con l'allenatore del Sasol, è altrettanto giusto esaltare le scelte di Dionisi, che ha saputo ricaricare la squadra in pochi giorni e ha costruito un ottimo piano-gara. E per poco non riusciva a battere l'eterno Mou.

Ci si aspettava la presenza di Agustin Alvarez dal 1' minuto ma l'uruguaiano alla fine non è nemmeno entrato in campo nel finale. Dionisi ha perseverato, ha dato nuovamente fiducia a Pinamonti (a differenza ad esempio di Mourinho che ha mandato in panchina Abraham e dall'inglese ha poi ottenuto risposte importanti nel finale) e il centravanti ha risposto con una buonissima prova (prima del gol, ad esempio, stavo per assegnare un 6 alla sua prestazione perché mi era piaciuto nei movimenti e nelle giocate, unico neo, il primo tiro in porta arrivato solo al 70'). Terzo gol in stagione per lui, secondo su azione (bellissimo il movimento, da attaccante di razza), quarto alla Roma con 4 maglie diverse (sua vittima preferita). La speranza è che sia un nuovo inizio, anche se fra pochi giorni arriverà la sosta e bisognerà resettare tutto o quasi (prima il Bologna, poi un mese e mezzo senza Serie A, continuano invece le giovanili e il campionato Femminile, ci sarà poi ovviamente il Mondiale ma senza l'Italia). Però, son sincero (come sempre), c'è una cosa che mi ha fatto sorridere ieri e voglio condividerla con chi ha la pazienza di arrivare fino in fondo all'editoriale.

Piccola premessa: come spesso accade in questi pezzi, nel testo che segue sono presenti una sana dose di ironia e di sarcasmo. "L'ironia è una facoltà a numero chiuso" diceva qualcuno. Grazie per l'attenzione.

Sarà che Roma richiama il fascino delle scoperte, sarà che ieri sera si è respirata un'aria diversa rispetto a quella grigia e nebulosa di Empoli, sarà che il carisma che Josè Mourinho trasuda da ogni poro ha sconfinato ed è andato a finire nello spogliatoio neroverde, sarà che il prosecco al Mapei Stadium non è roba per tutti, sarà quel che volete, ma ieri sera in occasione del bel pareggio ottenuto dai neroverdi contro la Roma ho fatto, abbiamo fatto, un'incredibile scoperta che potrebbe rivoluzionare per sempre il mondo sassolese come l'abbiamo conosciuto. Tutti, sin dagli albori, hanno definito Sassuolo come una piazza tranquilla, a tratti anche anonima, con pochi tifosi e con ZERO pressioni. De Zerbi, per citare il penultimo allenatore che si è accomodato sulla panchina emiliana, diceva che chi viene a Sassuolo ha bisogno di 'auto-stimolarsi'. No malandrini, non è quello che credete voi. Secondo il DeZe, chi viene a Sassuolo deve trovare delle motivazioni extra dentro di sé perché la piazza non mette pressioni. Ma non serve andare molto indietro. Lo stesso Dionisi, a marzo 2022 ha dichiarato: "Al Sassuolo non ci sono grandi pressioni di piazza". E si potrebbero fare infinità di esempi. Ieri però la grande scoperta di cui anche Alberto Angela potrebbe andare fiero: la piazza neroverde mette pressioni! Si narra, ma forse è una leggenda metropolitana, che Under Pressure dei Queen (con David Bowie) sia stata scritta a Sassuolo. Personalmente, sono contento. Sentir parlare di una piazza che non offre stimoli particolari, che è solo 'di passaggio' per alcuni, lo confesso, mi ha sempre dato fastidio. Finisco con una delle mie citazioni preferite: "E con questo dichiaro chiusa la polemica tra me e il sottoscritto".

Sezione: Editoriali / Data: Gio 10 novembre 2022 alle 14:52
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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