Pietro Iemmello, ex attaccante del Sassuolo, intervistato da LaCasadiC, è tornato a parlare della sua esperienza con la maglia del Sassuolo. Il centravanti ha faticato a lasciare il segno ma si è tolto uno sfizio importante, quello di segnare due gol a San Siro contro l’Inter, la squadra per cui tifava da bambino: "Prima di diventare un giocatore professionista, tifavo Inter, fin da bambino. Col tempo la passione è svanita. I due gol di San Siro li porterò sempre nel cuore, è stata un’emozione impagabile. Segnare nella massima serie, contro una squadra come i nerazzurri e realizzare anche una doppietta. È stato bellissimo, lo ricorderò per sempre. I due gol a San Siro sono emozioni per me importanti".

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L'ex Sassuolo ha parlato anche di Roberto De Zerbi, ora tecnico del Brighton, che ha conosciuto ai tempi del Foggia: "Ho avuto il piacere di conoscere Roberto De Zerbi e lui fece di tutto all’epoca per portarmi a Foggia. Mi ha convinto in modo importante, quasi a livello ossessivo. E’ una persona che ho a cuore, che mi ha fatto crescere, mi ha fatto conoscere l’importanza del calcio. È un passionale e se tu non hai la passione, ti coinvolge e te la fa conoscere. A livello umano è stata per me una persona importante. Ogni tanto ci sentiamo, mi ha scritto domenica sera, facendomi i complimenti per la partita. Io l’ho vissuto all’inizio della sua carriera, a Foggia era la sua prima esperienza. Oggi dire che si sapeva già dove sarebbe arrivato sembra scontato, ma noi vedevamo già in lui qualcosa di importante. Ci ha fatto conoscere un modo di giocare nuovo e diverso che lui fa vedere ancora oggi. Si capiva sarebbe stato un allenatore che sarebbe arrivato dove è ora. Ogni anno riusciva a migliorarsi e a risolvere magari piccoli difetti che aveva, penso sia stata questa la sua bravura. Negli anni ha corretto anche ciò che non è andava. Può allenare tutte le squadre del mondo, è un allenatore polivalente. È scontato dire che è un ‘guardiolano’, ma il suo modo di giocare è quello. Ad oggi credo conti tanto la persona che sei, il modo in cui ti poni con i giocatori. Tralasciando il livello tattico e tecnico, penso possa allenare tutte le squadre d’Europa".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Sab 26 novembre 2022 alle 10:51
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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