Berardi e la fascia: cose che capitano! Ma era meglio di no

Cose che capitano! L'accento mettetelo voi. Proprio ieri auspicavamo in una prima risposta da parte del Sassuolo Calcio sul caso Berardi, perché di caso ormai si può parlare. L'attaccante classe '94 è stato degradato, non è più il capitano del club neroverde. Una notizia quasi passata inosservata dopo la gara con la Roma (ma non per noi) e che ha avuto maggiore risalto dopo la seconda e inconfutabile prova arrivata in occasione della sfida contro il Torino. Se dopo la prima gara contro i giallorossi, si poteva ancora pensare che potesse essere una cosa 'passeggera', dopo il Toro si è avuta la riprova di un problema che perdurerà per il corso della stagione, probabilmente fino a gennaio.

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Cosa è successo tra il Sassuolo e Domenico Berardi? Perché si è arrivati allo strappo con le parti che avrebbero scelto - di comune accordo - di assegnare i gradi di capitano a Gian Marco Ferrari? Nulla, ovviamente, contro il nuovo capitano. Sarà il roccioso difensore centrale, a Sassuolo ormai da 4 anni, e vicino alle 100 presenze, a fare le veci di Magnanelli, con Consigli vice (penalizzato dal ruolo). E Berardi? Per la prima volta non sarà lui a portare la fascia al braccio. Dopo 10 anni insieme qualcosa si è rotto. Non è dato sapere cosa. La risposta di Dionisi in conferenza stampa è stata sfuggente, non esaustiva e lascia aperti una serie di dubbi.

"E' una scelta condivisa con Domenico ma nulla di che, una cosa che non crea problemi a nessuno" ha detto il tecnico, provando a minimizzare. Ma la questione fascia è ben più importante, meriterebbe una spiegazione vera, magari con lo stesso Mimmo a spiegare quanto accaduto. I tifosi meritano delle risposte chiare e veritiere. Cosa è successo realmente quest'estate tra il Sassuolo e Berardi? Come si è arrivati alla decisione "di comune accordo" di togliere la fascia a Mimmo? Quest'estate il giocatore ha chiesto di partire. Non ha giocato nel precampionato e poi contro Verona e Sampdoria in campionato (ufficialmente per una botta al piede). Ma il castello di sabbia è crollato. E' chiaro ed evidente: manca un pezzo nell'incastro del puzzle neroverde. Cosa è successo realmente? Attendiamo risposte che, ahinoi, difficilmente arriveranno. Cose che capitano! L'accento mettetelo voi.