Tra i giovani convocati a Ronzone da mister Grosso c'è anche Cristian Frangella, professione centrocampista. Sogna di esordire in Serie A e di vincere la Champions League, magari con la 'sua' Roma ma è grato al Sassuolo e al direttore Palmieri per averlo preso dalla Tor Tre Teste e intanto pensa a lavorare a testa bassa con mister Grosso e a continuare a crescere. Partito in sordina in Primavera l'anno scorso è diventato imprescindibile per Bigica e si è meritato anche la chiamata in ritiro con la prima squadra. Intervistato in esclusiva nel ritiro di Ronzone da SassuoloNews.net, il centrocampista classe 2006 che oggi si aggrega alla Primavera che comincia il ritiro in Alta Val di Non ha parlato dei suoi sogni e dei suoi obiettivi ma anche del suo presente.

Cosa ti ha colpito di più del Sassuolo?
"Il lavoro con i giovani è eccellente. Ho fatto il provino tre anni fa con il Sassuolo, il direttore Palmieri mi ha voluto prendere in società, la cosa che mi ha colpito è l'organizzazione e come lavorano con i giovani, il progetto che hanno per portarli in prima squadra".

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E se alla fine Andrea Pinamonti restasse a Sassuolo?

Speri di arrivare presto in prima squadra?
"Lo spero. Io do il massimo durante gli allenamenti e le partite, poi come ogni calciatore spero di arrivare in alto".

Idoli?
"Mi ispiro a Neymar per doti tecniche, nel ruolo Frattesi che è di Roma e ha giocato anche a Sassuolo".

Hai fatto più ruoli nonostante la giovane età. Bigica che ruolo ha avuto nella tua crescita?
"Io nasco come mediano, ho fatto anche il trequartista. Bigica mi ha dato una grande mano sotto l'aspetto fisico e mentale. Lui e lo staff mi hanno aiutato, il percorso fatto l'anno scorso fino alla semifinale Scudetto con l'Inter, ci hanno dato una grande mano".

E lavorare con Grosso com'è?
"Sono onorato di lavorare con mister Grosso, è un'emozione incredibile. Cerco ogni giorno di apprendere quello che mi dice, poi vedo i grandi giocatori come Berardi, Pinamonti, Boloca, Ghion, cerco di rubare con gli occhi quello che fanno e sono onorato di essere qui".

Ti aspettavi la convocazione in ritiro?
"Non me l'aspettavo, ero partito con la Primavera, avevo fatto un paio di allenamenti con la Primavera, poi ci hanno aggregato qui a Ronzone ed è stata una gioia per me e per la mia famiglia".

Chi ti ha detto che eri convocato in prima squadra?
"Il team manager. Ero in chiamata con papà, ho attacco perché avevo la chiamata sotto con il team manager della Primavera, e Matteo mi ha detto che sarei andato alle 9 al Mapei con la prima squadra per partire in ritiro. Ho subito chiamato i miei ed erano contentissimi".

Come ti descriveresti a chi non ti conosce?
"Un giocatore tecnico che riesce a fare anche la fase difensiva, quindi il lavoro sporco a centrocampo, ma la sua qualità migliore è la tecnica e deve migliorare molto sotto l'aspetto tattico".

Com'è stato adattarsi al Sassuolo?
"Da quando sono arrivato qua mi sono riuscito ad adattare, non ho avuto grandi problemi. L'organizzazione del Sassuolo è eccellente, sto bene qui e spero di rimanere qui a lungo".

Sei stato allenato nel settore giovanile da Pavan e Bucato. Cosa ti hanno dato?
"Venivo dalla Tor Tre Teste che lavora molto con i giovani e avevo già una base ma il Sassuolo riesce a darti di più, sia sotto l'aspetto fisico e tattico".

I tuoi genitori come hanno vissuto il trasferimento a Sassuolo?
"All'inizio anche per i miei genitori è stata tosta ma sanno che è il mio sogno e mi hanno detto di rimanere al progetto con la testa e di essere contenti per me".

Qual è stato il tuo impatto in Primavera?
"Il mister lo ringrazio perché sotto l'aspetto mentale soprattutto ci ha migliorato. L'anno scorso siamo arrivati in semifinali soprattutto grazie a lui e al suo staff e per me e penso tutti i ragazzi della Primavera è stato fondamentale".

Ti aspettavi la promozione in Primavera?
"Nel calcio c'è sempre concorrenza, bisogna saper aspettare, lavorare durante gli allenamenti e quando arriva il momento giusto saperlo sfruttare".

Hai segnato un gol decisivo a Monza...
"È stata una grande emozione perché è stato il primo gol in Primavera e ci ha portato poi ai playoff. Tra l'altro in quella partita avevo preso anche due pali".

Hai segnato anche il primo gol nella storia del Sassuolo in Youth League...
"La Youth League penso sia stata una delle esperienze più belle della mia vita, è stata una bella competizione anche se siamo usciti. Ci ho messo un paio di giorni a capire che ho fatto il primo gol del Sassuolo in Youth League".

Che rapporto hai con Bigica?
"Lui con me scherza sempre, mi prende in giro, ho un bel rapporto con lui. Spero di dare un bel contributo e di far vedere chi sono".

Sei stato anche capitano del Sassuolo in Under 18...
"Rappresentare questa società vuol dire portare avanti il nome del Sassuolo e vuol dire che la società crede in quel giocatore, soprattutto nei suoi livelli umani".

Che rapporto hai con Palmieri che ti ha portato qui e ora ti vede in prima squadra?
"Ho un buon rapporto con il direttore, ho stima in lui, penso sia contento di aver portato un ragazzo della Priamvera a fare un ritiro in prima squadra. Devo tanto a lui, spero di continuare questo percorso".

Hai sentito Bigica dopo la convocazione?
"No, non l'ho sentito ma avremo modo di sentirci quando ci rivedremo qui a Ronzone o a Sassuolo".

Pellegrini, Frattesi. Roma-Sassuolo è un asse che porta bene ai centrocampisti...
"Spero di fare metà della loro carriera perché sono due grandi giocatori, uno è capitano della Roma, Frattesi è dell'Inter, spero di avere una carriera come la loro".

Sogni di essere convocato in Nazionale?
"A oggi non è mai arrivata la chiamata della Nazionale ma un giorno spero di avere la chiamata anche in Nazionale".

Com'è stato trasferirsi da Roma a Sassuolo città?
"All'inizio è diverso perché una città grande come Roma, ad abitare a Sassuolo è stato diverso, però non ho mai trovato questa difficoltà perché con l'organizzazione del club e con i compagni che ho avuto non mi è mancato niente perché sto facendo quello che avrei voluto nella vita e i sacrifici nel calcio vanno fatti".

Sei partito in sordina in Primavera, poi 'sfruttando' anche l'infortunio di Leone ti sei preso un posto da titolare e sei diventato imprescindibile per Bigica. Hai saputo sfruttare il momento...
"Sì, ero partito in sordina ma il calcio è così. Avevo iniziato a giocare poco, poi il mister mi ha dato la possibilità di giocarmi le mie carte e sono stato bravo a cogliere l'attimo. Kevin si era fatto male e poi ho trovato più spazio, sono stato bravo a mantenere quel posto. Dispiace non essere arrivati in finale e non aver alzato la Coppa ma nel calcio capita".

A proposito, quella semifinale con l'Inter grida vendetta...
"Siamo stati bravi a portarla in vantaggio con Minta, poi potevamo essere più tranquilli con quel rigore ma l'abbiamo sbagliato, poi l'Inter è uscita con il gioco nel 2° tempo, ci ha messo dietro a difenderci e abbiamo preso quel gol su palla inattiva e poi ce la siamo giocata ai rigori".

Eravate stanchi nella ripresa?
"Dopo un anno dove abbiamo avuto tantissime partite siamo arrivati stanchi ai playoff. Nel 2° tempo con una squadra come l'Inter si è sentita la stanchezza, purtroppo abbiamo perso ai rigori ma ci rifaremo quest'anno".

Come cambiano le tue prospettive in Primavera adesso? Sei un 2006 e sarai il più grande l'anno prossimo...
"Questo è uno dei principali argomenti che tratta il mister perché noi più grandi dobbiamo essere d'esempio per i ragazzi più piccoli, quindi dobbiamo far vedere cosa significa portare lo stemma del Sassuolo Calcio sul petto e far parte della Primavera del Sassuolo, cosa che 2005 dell'anno scorso hanno fatto molto bene".

Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?
"Spero di raggiungere i playoff. Prima la salvezza e poi i playoff. Come obiettivo personale, fare bene e magari l'esordio in prima squadra. E aggiungiamo anche la vittoria della Coppa Italia, sarebbe bello".

Che consiglio daresti a un giovane che vuole intraprendere questa carriera?
"Il mio percorso non è sempre stato rose e fiori, ci sono stati alti e bassi, direi a tutti di non mollare e restare concentrati durante gli allenamenti. Durante la vita, non solo nel calcio, abbiamo momenti positivi e negativi e nei momenti negativi riuscire a non mollare".

Il sogno più grande da calciatore?
"Vincere la Champions League".

Con quale squadra?
"La Roma".

Hai sentito Knezovic, Leone e gli altri dopo la convocazione?
"Noi ci messaggiamo sempre perché eravamo un bel gruppo perché anche Borna e Leone erano stati convocati in ritiro e Kevin ha anche esordito in prima squadra. Ci sentiamo sempre perché eravamo un gruppo unito e questo è stato uno dei nostri segreti perché eravamo una famiglia".

Quali sono i tuoi obiettivi per il prossimo futuro?
"Penso sia un sogno di tutti i ragazzi che giocano a pallone esordire in Serie A, poi con il Sassuolo che mi ha preso sin da piccolo sarebbe bellissimo",

Esordio in Roma-Sassuolo?
"Sarebbe il top".

Si ringraziano l'ufficio stampa del Sassuolo Calcio e Cristian Frangella per la cortesia e la disponibilità dimostrate in occasione di questa intervista.

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Sezione: Esclusive / Data: Lun 28 luglio 2025 alle 09:00
Autore: Antonio Parrotto
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