Il Governo ha concesso la riapertura degli stadi al 50% della capienza. Una buona notizia ma al momento solo l'Allianz Stadium della Juventus potrebbe riaprire per metà tifosi. Stando al Corriere dello Sport, le società di Serie A sono sul piede di guerra con il Governo. La concessione è di fatto inattuabile visto che la norma prevede anche "il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro". Considerato che gli impianti italiani, a eccezione dell'Allianz Stadium di Torino, hanno tutti seggiolini grandi tra i 40 e i 45 centimetri, per creare tra due spettatori un metro di distanza (misurata da spalla a spalla o da bocca a bocca?), i posti vuoti dovrebbero essere due e non uno. Dunque, anche il Mapei Stadium del Sassuolo, nonostante si tratti di un impianto moderno, avrebbe questo problema.

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L'effetto pratico sarebbe ovunque, a parte allo Stadium bianconero, la riduzione della capienza a poco meno del 30%. Una vera e propria beffa per i club che speravano addirittura nell'apertura al 100% grazie al Green Pass. Ma c'è di più, mantenendo "il distanziamento di un metro" sarebbe inutile anche aumentare la capienza al 75% come chiede il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Valentina Vezzali. Neppure la Juventus, che ha lo stadio più moderno, potrebbe andare oltre il 50%. Quasi tutte non potrebbero riempire per metà gli stadi, nonostante esista una legge che lo consente ovviamente a chi è in possesso di green pass. Se si fosse obbligati a considerare tra uno spettatore e l’altro non uno, ma due seggiolini vuoti, a quel punto gli stadi verrebbero riempiti soltanto al 30% circa, e non più al 50%.

Beppe Marotta ha detto: "Sarebbe utile eliminare il metro di distanziamento tra un posto e l'altro - ha detto all'Ansa - tenendo obbligatorio il Green Pass, che in questo momento rappresenta il massimo della tutela. Altrimenti la capienza, prevista al 50%, verrebbe ridotta al 25/30% e il danno alle casse dei club sarebbe considerevole. Pur apprezzando la decisione sulla riapertura, cerchiamo di lavorare tutti insieme per rendere gli stadi più sicuri e vivibili, senza perdere di vista gli introiti. L'Inter, ad esempio, nelle ultime due stagioni ha dovuto registrare mancati incassi al botteghino pari a circa 120 milioni, ai quali se ne aggiungono altri 80 da ricavi commerciali". Vedremo cosa accadrà.

Sezione: Non solo Sasol / Data: Lun 26 luglio 2021 alle 17:41
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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