Marlon, ex difensore del Sassuolo ora allo Shakhtar, ha parlato del suo addio ai neroverdi e anche del suo rapporto con De Zerbi. Ecco le sue parole a Goal.com: "Ero da tre anni al Sassuolo e avevamo già fatto il record di punti, scrivendo il nostro nome nella storia del club. Il ritorno in Italia è speciale perché questo Paese ha segnato la mia vita personale e la mia carriera. A Modena sono nati i miei due figli. Ho imparato tanto dagli italiani perché ho vissuto tre anni intensi con loro. L’Italia è sempre con me e io sono contento di questo. Tornare in Italia mi fa molto piacere".

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Cosa ti ha spinto ad accettare la proposta dello Shakhtar e andare a Kiev con De Zerbi?
"Per me è stata una grande sfida. Sono in un club ambizioso. Personalmente è stata una chiamata importante perché mi mancava provare la sensazione di poter vincere qualcosa, come il campionato, o giocare la Champions League. Lo Shakhtar mi ha dato questo, oltre a grande fiducia. L’Ucraina mi ha accolto bene e mi trovo bene. Spero di scrivere il mio nome nella storia dello Shakhtar. È una grande squadra, che lotta per il campionato e in Champions può cogliere di sorpresa molte squadre".

Sei rimasto sorpreso dopo aver saputo che l'interesse dello Shakhtar si stava concretizzando?
"Sì, sono rimasto sorpreso anche se il mister De Zerbi me l’aveva già detto che mi voleva portare con lui. Ero tranquillo perché me ne aveva già parlato. Poi la cosa si è concretizzata. Sono molto contento perché mi piace molto lavorare con lui. Mi piace il suo modo di essere e la sua idea di calcio. Credo che si incastri perfettamente con il mio profilo di giocatore. Giocare allo Shakhtar ed essere con lui è motivo di grande orgoglio per me".

Ci racconti la filosofia di calcio di De Zerbi dal punto di vista di un suo calciatore?
"La mia percezione è molto positiva, è un calcio che diverte. Hai sempre il possesso palla, certamente finalizzato al goal e a vincere la partita. Io penso che se uno giocasse con lui, si divertirebbe a giocare il suo calcio. Il suo modo di allenare fa divertire le persone e fa divertire i giocatori".

Tu sei l’unico che si è trasferito con lui dal Sassuolo allo Shakhtar: quanto è importante la tua figura all’interno dello spogliatoio?
"Certamente ho un ruolo importante. Ma lo Shakhtar aveva già calciatori importanti, con grande conoscenza del calcio. Quindi questo ruolo lo divido con loro. Io ho tante responsabilità perché ero già con lui nell’aiutare i miei compagni a far capire il suo gioco. Credo che stiamo riuscendo a raggiungere il livello che vogliamo. I ragazzi sono molto intelligenti e capiscono subito cosa chiede il mister. Sono importante nello spogliatoio ma lo sono anche coloro che sono già qui da più tempo e conoscono la filosofia e le idee del club".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mer 24 novembre 2021 alle 14:14
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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