Jeremie Boga, il grande ex di Sassuolo-Atalanta, sfida in programma domani, ha parlato alla Gazzetta dello Sport, dicendo la sua sulla rinascita personale vissuta nelle ultime settimane ma parlando anche della sua ex squadra. Che Sassuolo a San Siro, eh?: "Hanno passato un momento complicato, ma una squadra forte resta forte: contro il Milan si è visto".

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Il pericolo maggiore?
"Tanti giocatori di qualità e Berardi ha più qualità di tutti".

Come è cambiato il Sassuolo rispetto ai suoi tempi?
"In un nuovo ciclo, forse c’è chi si deve ancora adattare del tutto al calcio italiano e soprattutto al Sassuolo. Ma la filosofia è quella: palla a terra e gioco offensivo".

E Boga è cambiato?
"Arrivai a 21 anni, me ne andai a 25: ero cresciuto come uomo, ma il calciatore è maturato soprattutto nell’Atalanta. A quei tempi dribblavo quasi solo per il gusto di farlo, ora quando prendo la palla cerco di fare il dribbling che serve alla squadra".

Scelse l’Atalanta perché le piaceva il suo stile di gioco e anche perché arrivava da tre anni di Champions: pensa di poterla giocare l’anno prossimo?
"Siamo lì in classifica: è normale pensarci. Ma il nostro primo obiettivo è ritrovare l’Europa persa l’anno scorso. Poi, quando sarà il momento. cercheremo di arrivare più in alto possibile".

Un anno per trovare questa continuità: troppo tempo?
"Preferisco pensare che in tutto questo tempo ho continuato a credere in me, e nell’Atalanta".

Un passo indietro: all’ultimo giorno del mercato estivo poteva andare al Leicester, ma disse no. Era stato vicino a dire sì?
"Mai avuto l’idea di andarmene: a D’Amico dissi che avevo scelto la Dea per dimostrare le mie qualità e non l’avevo ancora fatto".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Ven 03 febbraio 2023 alle 10:05
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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