Nadir Zortea, uno dei due volti nuovi del Sassuolo, ha parlato oggi a SassuoloChannel, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri da Nedim Bajrami, presentandosi ai suoi nuovi tifosi. Ecco le sue parole: "La partita è stata divertente da giocare, è bello sfidare i ragazzi con cui mi allenavo un po' di tempo fa ma ora ho addosso la maglia del Sassuolo e volevo vincerla a tutti i costi. È stata una bella partita, divertente, sono contento che l'abbiamo vinta noi".

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Berardi?
"Con lui mi sono trovato molto bene perché secondo me è molto molto forte, basta che corro e mette la palla nei piedi, è stato relativamente semplice trovare un'intesa con lui. Mi sono divertito".

Perché hai scelto Sassuolo?
"Il fatto che questa società, è risaputo, ha grande abilità nel migliorare i giovani e infatti anche la rosa è molto giovane, alcuni li conoscevo già, ma mi sono trovato bene con il gruppo sin da subito. Il centro sportivo è all'avanguardia e si può migliorare e lavorare bene. Conoscevo Frattesi ed Erlic ad esempio, con Davide ho giocato in Nazionale ed è stato bello ritrovarsi qui".

Quali sono le tue ambizioni?
"Ho delle ambizioni abbastanza importanti perché la squadra è forte e non merita la classifica che ha, per cui entrare nella parte sinistra della classifica il prima possibile. Dal punto di vista personale, sono qui per mettere minutaggio e mettere in pratica quello che ho imparato in questi 6 mesi all'Atalanta. Come obiettivo generale, ho il sogno di vestire la maglia della Nazionale e spero che queste partite mi aiutino ad avvicinarmi all'obiettivo"

Quali sono le differenze tra Atalanta e Sassuolo?
"All'Atalanta facevo un ruolo diverso, anche se nasco terzino, ma lo stile di gioco è differente, lì eravamo più aggressivi e giocavamo sull'uomo, qui essendo terzino a 4 bisogna essere più attenti alla fase difensiva".

L'Udinese?
"Domenica ci aspetta una gara più complicata della scorsa perché giochiamo in trasferta contro una squadra che sta facendo bene, ha grande fisicità ma sono fiducioso perché possiamo metterli in difficoltà e sono convinto che porteremo a casa dei punti".

L'esperienza nel settore giovanile dell'Atalanta?
"Crescere lì è stata l'esperienza più formativa che potessi avere, ti danno anche dei valori fuori dal campo ed è stata la cosa che mi ha dato di più l'Atalanta, poi sicuramente c'è grande professionalità, grane preparazione, che mi ha aiutato negli anni a migliorare".

È stato più difficile l'ambientamento in campo o fuori?
"In campo perché io ero abituato a vivere da solo, ero a Bolzano l'anno prima. All'inizio vedevo la palla che andava fortissimo, non riuscivo a tenere i ritmi, poi mi sono abituato ed è andata sempre a crescere".

Il primo prestito alla Cremonese?
"All'inizio è stato complicato, non riuscivo a giocare molto, dovevo abituarmi ai ritmi e alla fisicità ma tutto sommato è stato un anno formativo dove sono riuscito a giocare parecchio".

La salvezza con la Salernitana?
"Percorso incredibile anche perché fino a gennaio la società era in forse, eravamo tutti un po' 'sballati', poi con l'arrivo di Nicola e la nuova società abbiamo fatto qualcosa di importantissimo. Sarà difficile che qualcuno lo ripeta però è stata una cosa unica".

Il ritorno all'Atalanta?
"Ho trovato meno spazio. Il livello della rosa è sicuramente alto e quindi è stato un po' più complicato, anche perché non essendoci le Coppe non c'era da fare grandissimo turnover ma per me è stato formativo, mi sento migliorato nonostante le poche presenze".

Dove devi migliorare ancora?
"Ho 23 anni e sono fortunato perché ho già delle esperienze importanti nei campionati maggiori. Devo migliorare nella mia duttilità, voglio essere forte in tutti i ruoli e ci sono alcuni ruoli dove devo migliorare, la fase difensiva ad esempio, e giocare a destra e a sinistra vorrei che fosse la stessa cosa per me e ci sto lavorando

Il momento più bello della tua carriera sin qui?
"Il primo gol in A perché è stato un sogno che ho rincorso per tanti anni e non me la toglierò dalla testa. L'ho fatto l'anno scorso a Salerno contro il Bologna.

Cosa hai imparato dal calcio e quali sono i tuoi sogni futuri?
"Che ci sono più momenti difficili forse rispetto a quelli facili ma alla fine i bei momenti ti ripagano della fatica. Il mio sogno è quello di vestire la maglia della Nazionale perché penso sia il massimo a cui può ambire un calciatore e giocare la Champions League".

Sezione: News / Data: Ven 10 febbraio 2023 alle 17:30
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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