In queste ore è andato in scena uno speciale di Sky Sport dedicato alla sicurezza negli stadi dal titolo: “Primo Stadio – Da dove riparte la sicurezza negli impianti italiani”, uno speciale curato da Alessandro Alciato che  è andato alla scoperta dei sistemi di videosorveglianza – fino a quel momento inaccessibili - dei tre stadi all'avanguardia in Italia: l'Allianz Stadium di Torino, il Mapei Stadium di Reggio Emilia e la Dacia Arena di Udine. In particolar modo, si è cercato di capire come le telecamere siano in grado di riconoscere chi commette gesti e reati che negli stadi non dovrebbero esistere, dando così la possibilità alle autorità competenti di poter agire e prendere i provvedimenti più appropriati nel minor tempo possibile. Fra le molte testimonianze raccolte, anche quella del presidente della FIGC Gabriele Gravina, dell'a.d. neroverde Giovanni Carnevali e del questore di Reggio Emilia Antonio Sbordone.

Queste le parole di Carnevali: “Per una società sportiva la sicurezza è una cosa importante. Noi, appena acquistato lo stadio, abbiamo fatto subito un investimento per la sicurezza, bisogna dare sicurezza ai tifosi e alle squadre e credo che il nostro sistema di video sorveglianza sia uno dei migliori in Italia in questo momento. Una società deve fare un investimento attorno al milione di euro perché bisogna dare sicurezza all’interno e all’esterno.

Queste invece le parole di Sbordone, questore Reggio Emilia: "Le telecamere possono inquadrare chiunque. Se qualcuno fa qualcosa viene individuato e seguito, se qualcuno prova a camuffarsi avremmo seguito la figura e normalmente riusciamo a identificare il trasgressore. Le persone devono essere viste e seguiti. Se non riusciamo a identificarla la confrontiamo con quella che è passata al tornello: c’è da lavorarci un po’ ma di solito riusciamo a identificarlo”. 

Sezione: News / Data: Lun 03 giugno 2019 alle 14:11
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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