Calcio italiano in grande fermento. Gravina studia la rivoluzione e sta progettando una riforma che porterebbe a una drastica riduzione delle squadre. Al momento le squadre professionistiche italiane sono 100: 20 Serie A, 20 in Serie B e 60 in Serie C. Il presidente della FIGC pensa a una riduzione con la Serie A a 18, la B a 18 e anche la Serie C a 18. Ieri a Roma si è tenuto un incontro con le società di Serie A per parlare proprio del futuro del nostro calcio. Al momento però c'è l'obbligo d'intesa a bloccare qualsiasi riforma. Sostanzialmente, se ogni singola Lega non è d’accordo, il progetto non può andare avanti. Se non si arriverà ad un accordo prima, l’11 marzo si terrà l’Assemblea straordinaria per la modifica dello Statuto e, dunque, l’eliminazione del vincolo che sta rallentando il processo.

Secondo Michele Criscitiello al momento le società sono spaccate: da un lato le big che sarebbero favorevoli alla riduzione delle squadre in Serie A e dall'altro lato le piccole che non vorrebbero ridurre il numero di partecipanti. Ci sono 8-9 squadre favorevoli all'abolizione del veto e la posizione è dubbia ma il Sassuolo potrebbe schierarsi dalla parte delle big. Ci sarebbero infatti 8-9 squadre a favore, ovvero Lazio, Napoli, Milan, Roma, Inter, Juventus, Fiorentina e Bologna. La nona potrebbe essere proprio la società neroverde.

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In diretta durante SportitaliaMercato, Michele Criscitiello ha spiegato quanto accaduto ieri mattina a Roma: "Si sono incontrati i presidenti di Serie A con Gabriele Gravina. La situazione è molto delicata. C'era solo un obiettivo, oltre le chiacchiere. Gravina, insieme ai suoi avvocati, ha confermato che ci sarà un'assemblea generale il prossimo 11 marzo. L'11 marzo si dovrà votare a Roma su un tema preciso: abolire il diritto di veto. Cosa significa? A oggi tutte le leghe non l'hanno abolito. Il diritto di veto consente alle quattro leghe (Serie A, Serie B, Serie C e Serie D) questo: se voglio fare la Federazione, tale diritto può bloccarla. La Federazione, con gli otto club di A, ha detto oggi che si vuol votare per dare spazio alla riforma. Se il diritto di veto viene abolito, verrà abolito per tutti".

Conclude Criscitiello: "Il rischio che i consensi siano maggiori a favore dell'abolizione c'è. Morale della favola: il calcio italiano l'11 marzo prossimo potrebbe cambiare. Oggi nessuno ha parlato di A, B a 18 squadre. La partita è delicata, la situazione è complessa. A mio avviso ci sono 8/9 squadre a favore, ossia Lazio, Napoli, Milan, Roma, Inter, Juve. Fiorentina, Bologna e metto dentro anche il Sassuolo. Gli altri club sono contrati. Per il resto, la B ha paura, la Serie C sta dormendo sonni sereni". 

Sezione: News / Data: Gio 11 gennaio 2024 alle 11:25
Autore: Sarah G. Comotto
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