"Salernitana-Sampdoria ha rappresentato, purtroppo, uno dei momenti più amari della nostra stagione. È doveroso da parte mia, tuttavia, sottolineare alcune situazioni che riteniamo gravi e lesive del principio di equità sportiva": così Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, a pochi giorni dal ko contro la Sampdoria (arrivato per 0-3 a tavolino dopo la gara interrotta) che ha portato alla retrocessione della squadra campana in Serie C.

Rabbia o amarezza per questa retrocessione? 
"È un misto profondo di amarezza e delusione - dice al Corriere dello Sport - Non solo per la retrocessione, ma per come si è consumata. Abbiamo visto svanire anni di sacrifici, investimenti e passione. Il calcio dovrebbe premiare il merito, l’impegno, la progettualità. Purtroppo, in questa stagione, abbiamo assistito a episodi che hanno minato la fiducia nel sistema e nella sua equità".

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

Amichevoli Sassuolo: in programma un triangolare con Bologna e Sudtirol

Sassuolo La Rinascita su DAZN: da Carnevali a Berardi, tutte le dichiarazioni neroverdi

SN - Mapei Stadium, lavori sul manto erboso e al nuovo impianto di riscaldamento

La gara non conclusa all’Arechi resterà per molto tempo una ferita aperta e una pagina triste per il calcio italiano, non solo per Salerno. La gente non capisce più ed esplodono le contestazioni clamorose. Tutto si tiene insieme? 
"La gara dell’Arechi è stata il punto più doloroso, perché ha mostrato una frattura tra le emozioni di una città e la freddezza delle regole. Non giustifico la violenza, mai. Ma comprendo il senso di frustrazione collettiva. Quando si perde la fiducia nel sistema, esplode l’incomprensione. E questo è un segnale d’allarme che le istituzioni calcistiche non possono ignorare. Non è un episodio isolato, è il sintomo di qualcosa di più profondo".

Certo anche l’arbitraggio ha evidentemente inciso su questo playout. Incredibili gli episodi analoghi con valutazioni differenti. Crede che la Salernitana possa essere stata sconfitta anche da altro? 
"Assolutamente sì. Quando due episodi identici vengono valutati in modo opposto nella stessa partita, il dubbio non è più un dettaglio, è un grido. E se quel grido non trova ascolto, diventa rabbia. Noi siamo stati penalizzati, questo è un fatto incontrovertibile. E se perdi non solo sul campo, ma anche nelle stanze dove si dovrebbe garantire giustizia, è legittimo parlare di sconfitta doppia".
 
I contenziosi sul caso Brescia hanno potuto distogliere i calciatori granata dall’importanza di questa doppia partita con la Samp e creare alibi? 
"Non voglio parlare di alibi. Ma la gestione dei tempi è stata un danno oggettivo. Fermare un campionato per un mese, in attesa di decisioni tardive, ha tolto ritmo, lucidità, motivazione. I ragazzi si sono trovati a vivere una stagione sospesa, difficile da leggere e da affrontare. Serve una riflessione seria: così si compromette la credibilità di un’intera competizione". 

Come valuta il fatto che la Salernitana scenda dalla Serie A alla Serie C in due anni e società indebitate sino al collo abbiano nuove opportunità? 
"È uno dei grandi paradossi del calcio italiano. Chi impegna mezzi propri, chi rispetta i parametri, spesso si ritrova penalizzato rispetto a chi convive con situazioni debitorie fuori controllo. Il sistema premia chi sopravvive per inerzia, non chi costruisce con visione. Serve una riforma profonda, seria, non più rimandabile. Altrimenti, tanti investitori smetteranno di credere in questo sport".

Tutti gli AGGIORNAMENTI sul Sassuolo Calcio in TEMPO REALE!
Aggiungi SassuoloNews.net tra i tuoi canali WhatsApp: clicca qui

Sezione: News / Data: Mar 24 giugno 2025 alle 10:13
Autore: Sarah G. Comotto
vedi letture
Print