È uscita “Sassuolo, La Rinascita”: La miniserie per celebrare il ritorno dei neroverdi in Serie A, dopo solo un anno dalla retrocessione, è disponibile da oggi gratuitamente sull’app DAZN. SassuoloNews.net ha trascritto per voi tutte le dichiarazioni dei protagonisti del racconto suddiviso in 5 puntate che ripercorre il cammino trionfale dei neroverdi nel campionato di Serie BKT. Spazio a Filippo Romagna.

Il difensore del Sassuolo ha raccontato gli inizi difficili dopo la retrocessione: "Era tanto difficile trovare le giuste energie per affrontare il campionato di B e il suo staff sono bravi a ricreare lo spirito giusto. Dovevamo dare un impatto al campionato, dovevamo partire forte. Magari non ci eravamo ancora resi conto della categoria, del nostro grande potenziale, ma con la giusta motivazione e giusto approccio".

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

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Poi sul ritorno di Berardi: "Abbiamo detto basta non prendere più gol e vinciamo le partite, tanto ci pensa lui. Berardi fa delle cose con la palla che nessun altro fa ma anche senza palla ti trascina, spinge tutti dare un 10% in più perché se un ragazzo vede Berardi che corre allora ti spinge a dare di più".

La sconfitta con il Pisa è stata importante: "Quando abbiamo giocato con il Pisa e io ero infortunato ma sono andato a vedere i miei compagni, sono arrivato presto per cercare di vivermi il pre-partita. Ero nervoso, capivo l'importanza della partita e l'idea di non essere in campo mi pesava veramente tanto. Vedevo loro tanto agguerriti, noi sì ma magari un pochino meno. Da un lato peccato perché era una partita importante e bella ma penso ci sia servito tanto".

Il ruolo da leader: "Nello spogliatoio ci sono tanti giovani, poi c'è qualcuno di esperienza come io, Obiang e Berardi. Non è stato semplice all'inizio ma abbiamo legato davvero tutti tanto, abbiamo creato un gruppo fantastico e ci siamo divertiti. Noi più anziani abbiamo dovuto bacchettare ogni tanto ma per il bene del gruppo. I giovani ti danno quella spensieratezza che serve, noi più anziani dobbiamo trasmettere il valore di alcune partite. Obiang è un ragazzo con dei valori che nel calcio non si trovano spesso. Noi abbiamo parlato tanto, abbiamo parlato tanto in ritiro, già da lì cercavamo di capire come tirare il massimo da ogni giocatore".

La svolta dopo il successo in rimonta con il Cosenza: "Dopo il Cosenza ci siamo resi conti del nostro potenziale ma più del potenziale umano, di motivazione, perché stavi perdendo e sei riuscito a ribaltarla dopo poco tempo, si percepiva la voglia di andare a prendersi i 3 punti. Con lo Spezia al ritorno è stata una partita particolare, molto maschia, noi non siamo riusciti ad esprimere le nostre capacità perché a differenza di quella col Pisa all'andata dove non hai subito tanto e sono stati molti cinici loro invece con lo Spezia hai subìto il loro furore. Abbiamo capito che il campionato era apertissimo e credo che quella sconfitta ci sia servita perché dopo le sconfitte abbiamo fatto dei bellissimi risultati".

La rivincita con il Pisa: "Al ritorno con il Pisa eravamo feriti nell'orgoglio dal fatto che ci dicessero che eravamo fortissimi ma non vincevamo gli scontri diretti, manca personalità. Abbiamo cercato di far passare allo spogliatoio il messaggio che era l'occasione per dare una botta forte al campionato. La vittoria con il Pisa ci ha dato tanto, vincere 1-0 in casa, staccare la seconda è stato molto bello. Abbiamo giocato partite tecnicamente migliori ma lì abbiamo tirato fuori qualcosa, già da qualche giorno prima, di bello e importante. Nel derby col Modena sapevamo dell'importanza perché mancavano pochi mattoncini per la Serie A e quello era un bel mattone da mettere, sapendo anche dell'ambiente che avremmo trovato, abbiamo detto che era un'altra bella prova per dimostrare le nostre qualità".

Infine sulla festa e la vittoria: "Mantova-Spezia? Dopo i primi 60 minuti vinceva lo Spezia ho detto 'andiamo a fare una camminata' tanto oggi non si alza. Appena esco, guardo sul cellulare e vedo 2-1. Rientriamo a casa e ho riacceso la tv e alla fine abbiamo esultato con mia figlia che tenevo in braccio e non capiva il momento ma stavamo esultando tutti. Vittoria? Sono contento perché ce la siamo meritata, abbiamo fatto proprio fatica, e questo la rende ancora più bello. L'inizio non è stato facile, ci davano tutti per favoriti, le prime partite ci hanno fatto capire che il campionato sarebbe stato difficile. Quando sono arrivati i risultati, mi viene in mente anche la vittoria a Bolzano con il Sudtirol, tu dici che il Sassuolo vinca con il Sudtirol è normale, vero, ma abbiamo sofferto tanto. Poi abbiamo iniziato a macinare punti e abbiamo trovato quella compattezza che ci ha contraddistinto durante la stagione".

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Sezione: News / Data: Sab 21 giugno 2025 alle 09:01
Autore: Manuel Rizzo
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