Lasci il Sassuolo e poi te ne penti. Gian Marco Ferrari, dalla A alla C in due anni

Sassuolo è un'isola felice nel mare magnum del calcio italiano. Potremmo parafrasare una frase di un film, Benvenuti al Sud, per descrivere Sassuolo. "Piangi due volte: quando arrivi e quando te ne vai". Già perché magari all'inizio tendi a non capire bene la realtà che è diversa da tante altre piazze con quel sapore di famiglia che ti culla e ti protegge ma ti accorgi che stavi molto bene solo quando l'hai persa. Questo è capitato a tanti che hanno deciso di lasciare Sassuolo o che sono andati via per svariati motivi. Gian Marco Ferrari è uno di questi.

Il difensore che aveva le valigie già da un anno è arrivato a scadenza e poi è andato via alla fine del contratto, accettando la sfida della Salernitana. Dopo la retrocessione dalla Serie A alla Serie B con i neroverdi e dopo aver toccato l'apice anche con la convocazione in Nazionale il difensore centrale ha conosciuto l'altro lato della medaglia chiudendo nel peggiore dei modi e senza riuscire a salvare il Sassuolo dalla retrocessione in Serie B.

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Ha scelto di ripartire da un'altra retrocessa, tornando in Serie B a quasi 10 anni dall'ultima volta, quando era in rampa di lancio con il Crotone. Tutto però è cambiato perché adesso GMF è nella parabola discendente della sua carriera e quest'anno ha sofferto le pene dell'inferno con la Salernitana. Una stagione disastrosa per il club campano che puntava a tornare immediatamente in Serie A ma è finito tragicamente (sportivamente parlando s'intende) all'inferno della Serie C.

Due retrocessioni in due stagioni per Gian Marco Ferrari. Con le sue 255 presenze, più 12 gol, in Serie A è uno degli elementi più esperti a disposizione dei vari allenatori che si sono susseguiti nel corso della stagione all'Arechi. Oltre 400 presenze da professionista in una carriera che parla da sola e che ieri ha vissuto un triste epilogo con il gol annullato e poi con la sconfitta che arriverà a tavolino contro la Sampdoria dopo l'interruzione della partita e che condannerà ufficialmente la Salernitana e Ferrari a due retrocessioni consecutive.

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