"Volpato al Torino si fa così" titola quest'oggi Tuttosport in prima pagina parlando del possibile trasferimento di Cristian Volpato dal Sassuolo alla corte di Marco Baroni, nuovo allenatore granata. Complessa architettura economica per trovare l’accordo col Sassuolo: riscatto a prezzo minimo a cui vanno aggiunte cifre differenti a seconda degli obiettivi raggiunti. Questo il piano del presidente Urbano Cairo per convincere il Sassuolo a lasciar andare il giocatore classe 2003 arrivato due anni fa dalla Roma per 7,5 milioni di euro e mai sbocciato del tutto in neroverde. 

Già da diversi giorni il nuovo allenatore granata ha dato il suo parere favorevole all’ingaggio del gioiellino del Sassuolo, che negli anni scorsi aveva fatto brillare gli occhi a Mourinho. Nel tridente dietro a una punta, il modulo di riferimento di Baroni, Volpato troverebbe sicuramente spazio: il 4-2-3-1 è una tattica che valorizza per natura elementi come lui, così come il 4-3-3 con cui Fabio Grosso ha stravinto il campionato di B. Peccato però che nel Sassuolo il suo ruolo avesse un re per forza titolare, per ovvie, logiche ragioni: Berardi.

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

Calciomercato Sassuolo: Rugani lascerà la Juve, neroverdi in pole

Calciomercato Sassuolo: obiettivo Andrea Colpani dal Monza, c'è anche la Lazio

Carnevali: "Al rientro di Berardi ho avuto i brividi. Ho litigato col Bologna per Thorstvedt"

Il Toro ci aveva provato già un anno fa ma senza trovare l'accordo perché i neroverdi consideravano incedibile l'italo-australiano. Le cose però sono cambiate e ora Volpato non è più ritenuto intoccabile. Il Torino si è detto disposto a mettere sul piatto una decina di milioni più bonus, mentre il Sassuolo, bottega notoriamente cara, valuta Volpato oltre 15 milioni. La differenza è notevole ed è emersa fin dalle schermaglie iniziali e così i granata stanno pianificando una complessa architettura economica, attorno alla quale si sono sviluppate le trattative degli ultimi giorni. Ovvero l’individuazione di un prezzo variabile, quasi come se fosse un tasso, a seconda degli step, degli scatti, degli obiettivi raggiunti durante la stagione.

L'affare si potrebbe definire su differenti prefissati, diversi a seconda del rendimento e legati presenze, gol segnati, assist, convocazioni in nazionale, conquista di una qualificazione a una Coppa europea per il Torino. Il tutto, non come se fossero dei bonus da aggiungere nel caso, ma connessi a un prestito oneroso con obbligo di riscatto. A quel punto la cifra definitiva del riscatto obbligatorio (con un minimo oltremodo sostanzioso già sicuramente da pagare, oltre al prestito oneroso) dipenderà dal numero di presenze in assoluto o da titolare (con almeno 3 step differenti: per esempio più di 10, più di 20 e più di 30), dai gol segnati (5, 10, più di 10), dagli assist (anche qui con step diversi) e via dicendo. Un’architettura di tal sorta, una volta deciso il prezzo minimo complessivo tra prestito oneroso e riscatto obbligatorio (necessariamente superiore ai 10 milioni), potrebbe garantire al Sassuolo di incassare anche più di quanto pianificato inizialmente da Cairo, notoriamente restio ad aprire il portafoglio.

Tutti gli AGGIORNAMENTI sul Sassuolo Calcio in TEMPO REALE!
Aggiungi SassuoloNews.net tra i tuoi canali WhatsApp: clicca qui

Sezione: Calciomercato Sassuolo / Data: Sab 21 giugno 2025 alle 09:55
Autore: Manuel Rizzo
vedi letture
Print